Ultime notizie

Guerra dei dazi, chi la fa l’aspetti. Una possibile risposta politica

a cura di Vincenzo Donvito Maxia
 
Guerra dei dazi, chi la fa l’aspetti. Una possibile risposta politica
Trump ha deciso, i beni e servizi che vengono dall’Ue saranno gravati di dazi al 25%.
I consumatori americani dovranno pagare di più per quanto arriva da Ue, Canada, Messico, Sudafrica, Cina, India, e da altri Paesi e regioni del mondo. Ogni Paese ha già fatto sapere che istituirà altrettanti dazi e quindi anche noi europei pagheremo di più per il non poco che ci arriva dagli Usa. Per noi italiani sono più di 25 miliardi di import e più di 66 miliardi di export.

Ognuno si racconta le proprie storie, tipo “la nostra Meloni è amica di Trump, che non potrà che graziarci…” ed altre amenità del genere. Fuffa che, tragico testimone il nostro Parlamento, porta il governo a non dire nulla e le opposizioni a chiedere che il governo dica qualcosa… come se sapere se si muore soffocati o arrostiti sia di per sé prodromico di una qualche politica…. senza considerare che l’Italia, in merito, non conta nulla e il da fare deve nascere e partire da Bruxelles (pur con le difficoltà di avere a che fare con filo Trump/Putin come Ungheria e Slovacchia, entrambi Ue).

Crediamo occorra dichiarare la guerra a Trump! Niente carri armati ed intelligence militari… è meglio utilizzarli per difendere i nostri confini di quel Paese europeo che è l’Ucraina.

La guerra potrebbe essere commerciale. Lo spunto ci viene da un avvocato e docente, Christophe Germann, della Webster University di Ginevra (Svizzera), che ci ha ricordato quanto accaduto in Ecuador nel 2000, applicando un metodo coerente con il diritto economico internazionale, basandosi sul principio di proporzionalità (regola dell’OMC - Organizzazione Mondiale del Commercio). La merce contesa erano le banane, la controparte eravamo noi Unione Europea, e l’Ecuador ottenne giustizia.
Bisognerebbe rifiutare temporaneamente la protezione dei diritti di proprietà intellettuale delle aziende statunitensi, fino all'importo dei dazi illegali di Trump. Nessuna protezione per brevetti, diritti d'autore, marchi commerciali e altre forme rilevanti di proprietà intellettuale degli Stati Uniti finché l'America ostacola l'importazione di beni e servizi stranieri in violazione delle norme dell'OMC.

E’ un atto politico, forte, che abbisogna di decisione altrettanta politica. Qualcuno ha dubbi che si possa ragionare con Trump senza mostrarsi forte, quanto lui o di più?

Il testimone passa a chi di dovere, nel Governo e Parlamento italiano, nella Commissione e nel Parlamento Ue.
 
  • villa mafalda 300x600
Rimani sempre aggiornato sulle notizie di tuo interesse iscrivendoti alla nostra Newsletter
Notizie dello stesso argomento
UniCredit supporta il piano di investimenti di Maglione srl del Gruppo Fratelli Sarni con un finanziamento di 25 mln
09/05/2025
UniCredit supporta il piano di investimenti di Maglione srl del Gruppo Fratelli Sarni con ...
Marcolin: nel primo trimestre 2025 ulteriore crescita di marginalità e ricavi
09/05/2025
Marcolin: nel primo trimestre 2025 ulteriore crescita di marginalità e ricavi
Consip, al via il 1° Market Day con oltre 80 amministrazioni, associazioni e imprese
09/05/2025
Consip, al via il 1° Market Day con oltre 80 amministrazioni, associazioni e imprese
Produzione industriale, Codacons: è 26° calo tendenziale consecutivo
09/05/2025
Produzione industriale, Codacons: è 26° calo tendenziale consecutivo