Automotive

Inizio di anno in rosso per il mercato dei rimorchi: gennaio a -13,7%. UNRAE: soluzioni urgenti o il comparto rischia un tracollo

di Unrae
 
Inizio di anno in rosso per il mercato dei rimorchi: gennaio a -13,7%. UNRAE: soluzioni urgenti o il comparto rischia un tracollo
Il Centro Studi e Statistiche dell’UNRAE - sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) - ha effettuato una stima del mercato dei veicoli rimorchiati per il mese di gennaio 2025 rispetto allo stesso mese del 2024.

Rimorchi e semirimorchi con massa totale a terra superiore alle 3,5 t:

gennaio 2025 vs 2024: -13,7% (1.035 unità immatricolate verso 1.199)


 Non mostra segni di rallentamento la crisi del comparto dei rimorchi e dei semirimorchi, che apre il nuovo anno con una pesante contrazione del 13,7% rispetto a gennaio 2024. Nel corso del mese, sono stati immatricolati 1.035 veicoli trainati rispetto ai 1.199 dello stesso periodo del 2024.

Constatiamo con rammarico l’assenza di segnali di ripresa per il nostro comparto, ancora investito da un trend fortemente negativo. Anche gennaio segna un netto calo rispetto al 2024, che a sua volta si era mostrato in flessione sull’anno precedente. Senza interventi tempestivi di sostegno da parte dell’Esecutivo, il rischio è quello di un tracollo del mercato”, avverte Michele Mastagni, Coordinatore del Gruppo Rimorchi, Semirimorchi e Allestimenti di UNRAE.

Pur comprendendo le difficoltà in cui versa attualmente l’Erario, riteniamo essenziale adottare misure concrete per garantire stabilità al settore dell’autotrasporto. Da tempo chiediamo al Governo di stanziare almeno 70 milioni di euro nei prossimi quattro anni per incentivare il rinnovo del parco veicoli trainati, la cui età media ha ormai superato i 17 anni. I 7,5 milioni di euro previsti nell’ultima finestra di incentivazione si sono rivelati, ancora una volta, insufficienti e non contribuiranno a innescare una ripresa significativa”, sottolinea Mastagni.

Infine, come più volte ribadito alle Amministrazioni competenti, è fondamentale intervenire sulla normativa secondaria del Codice della Strada che impedisce attualmente la circolazione nel nostro Paese degli autoarticolati di lunghezza massima fino a 18,75 metri. L’introduzione di questi veicoli apporterebbe vantaggi considerevoli sia in termini di competitività per le imprese che di sicurezza stradale”, conclude Mastagni.
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