Le cancellerie europee sembrano avere imboccato strade diplomatiche diverse davanti all'esplodere del conflitto tra Israele e Iran. Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha chiamato il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu per perorare la causa della sospensione delle ostilità. mettendosi quindi in contatto anche con il presidente degli Stati Uniti, Trump, con il cancelliere tedesco Merz e il capo della Commissione europea, von der Leyen.
Intanto Francia, Regno Unito e Germania hanno reagito in modo alquanto inaspettato, persino ''acrobatico'', come l'ha definito un politologo, all'offensiva lanciata di Israele, sostenendo il "diritto" dello Stato ebraico "a difendersi" dalla minaccia nucleare della Repubblica Islamica. Una presa di posizione decisa che sembra avere cancellato i forti dissensi mostrati, da Francia, Germania e Regno Unito, per le politiche attuate da Israele nella Striscia di Gaza, la cui popolazione sta affrontando, oltre alle operazioni militari, anche una gravissima crisi umanitaria.
Dopo gli incontri e i contatti telefonici del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, Palazzo Chigi, in una nota, ha detto che il governo italiano ''continuerà a lavorare con tutti i partner per promuovere una de-escalation e per garantire al meglio la sicurezza dei cittadini e dei militari italiani presenti nella regione".
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, dopo avere avuto contatti anche con gli ambasciatori italiani in Iran, Israele e in altri Paesi della regione, in un messaggio su X, ha detto che ''non ci sono stati problemi per i nostri concittadini, né in Iran né in Israele. Ci sono state esplosioni anche vicino alla residenza della nostra ambasciatrice (in Iran, ndr). La situazione è di grande tensione".
"La nostra posizione è quella del dialogo. Ci auguriamo che possa riprendere quanto prima il confronto tra Israele e Iran. Sappiamo bene che la situazione è molto complicata ma non esiste altra soluzione che quella diplomatica. Ci auguriamo che possano cessare i combattimenti il prima possibile, azioni e reazioni sono pericolose, la situazione nell'area rischia di esplodere", ha aggiunto Tajani, secondo il quale gli attacchi israeliani potrebbero continuare.