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UNEM su dichiarazioni Commissaria UE Ribera

 
UNEM su dichiarazioni Commissaria UE Ribera
La proposta di tassare ulteriormente le auto di proprietà e le auto aziendali sulla base della CO2 emessa, avanzata dalla Commissaria europea per la transizione ecologica, Teresa Ribera, nell’ambito delle Guidance per l’attuazione del Piano nazionale Energia e Clima, potrebbe essere condivisibile se le emissioni venissero calcolate sull’intero ciclo di vita e non solo allo scarico. Si tratta altrimenti di un modo per svantaggiare ancor più il motore endotermico e favorire forzatamente una più rapida diffusione dei veicoli elettrici.

Ancora una volta la Commissione rinnega il principio di neutralità tecnologica penalizzando intere filiere manufatturiere europee e milioni di cittadini che non possono, o non vogliono, acquistare un’auto elettrica. Un approccio ingiustificato e inaccettabile.

È quanto afferma Gianni Murano (Nella foto) , Presidente di UNEM, ricordando che tra IVA, tasse di immatricolazione e proprietà, accise sui carburanti e altre imposte varie, il settore dell’auto a livello europeo genera un gettito fiscale di quasi 400 miliardi di euro, cioè circa il doppio del bilancio UE.

Oggi in Italia i carburanti liquidi, pur rappresentando il 25% della domanda di energia complessiva nazionale, contribuiscono alla fiscalità energetica per l’85%. Il gettito derivante dalla tassazione su carburanti nel 2024 infatti è stato pari a 41,8 miliardi di euro (compresa IVA).

La maggiore efficienza dei veicoli con il motore a combustione interna e le nuove formulazioni dei carburanti, con quote sempre crescenti di componente bio, ha già consentito una riduzione delle emissioni del 15% dal 2005 a fronte di una crescita del parco circolante del 17% nello stesso periodo, di cui la Commissione sembra non tenere conto.

Quindi, conclude, se si vuole perseguire la strada della decarbonizzazione in modo socialmente ed economicamente sostenibile, si deve consentire, sulla base del principio di neutralità, a tutte le tecnologie di dare il proprio contributo concreto alla riduzione delle emissioni, da considerare sull’intero ciclo di vita.

Siamo i confidenti che il nostro Governo, e in particolare il Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, sarà in grado di sostenere le politiche contenute nel PNIEC rispettando il principio di neutralità e pluralità tecnologica, nonché la piena valorizzazione delle eccellenze infrastrutturali e di competenze nazionali, tra cui quella dei biocarburanti e dei motori a combustione interna.
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