L’inflazione al consumo in Australia è rimasta stabile ad aprile. I maggiori costi sanitari e per le vacanze hanno compensato il calo dei prezzi della benzina. I dati diffusi oggi dall'Ufficio australiano di statistica hanno mostrato che l’indice mensile dei prezzi al consumo è aumentato del 2,4% ad aprile rispetto all'anno precedente, rimanendo invariato rispetto a marzo, ma superiore alle previsioni medie del 2,3%.
Australia: stabile l'inflazione ad aprile
Il dollaro australiano è rimasto pressoché invariato a 0,6440 dollari, mentre i futures obbligazionari a tre anni sono rimasti invariati a 96,60. La scorsa settimana la Reserve Bank of Australia ha tagliato i tassi di interesse al minimo degli ultimi due anni, poiché il raffreddamento dell’inflazione interna ha offerto la possibilità di contrastare i crescenti rischi commerciali globali e ha lasciato la porta aperta a ulteriori allentamenti nei mesi a venire.
Allo stesso tempo, il mercato del lavoro è rimasto sorprendentemente resiliente, creando un buon numero di nuovi posti di lavoro ogni mese e mantenendo basso il tasso di disoccupazione al 4,1%. La crescita salariale ancora tiepida suggerisce pochi rischi di una spirale dannosa tra salari e prezzi.
Il rapporto di oggi ha mostrato che i costi sanitari sono aumentati del 4,4% rispetto all’anno scorso, trainati da un aumento dei premi dell’assicurazione sanitaria, solitamente rivisti ad aprile. Anche i viaggi e gli alloggi per le vacanze sono aumentati del 5,3% rispetto all’anno scorso, a causa della maggiore domanda durante il periodo pasquale e scolastico.
I prezzi del carburante sono crollati del 12% rispetto all’anno scorso. I prezzi degli affitti sono aumentati del 5,0%, la crescita annuale più lenta da febbraio 2023, un segnale di ulteriore riduzione dell’inflazione in futuro, mentre l’elettricità è diminuita del 6,5% grazie agli sconti governativi sulle bollette.