Ambiente & Sostenibilità

BFI: accordo per sviluppare progetto agricolo sostenibile in Senegal

Redazione
 
BFI: accordo per sviluppare progetto agricolo sostenibile in Senegal

BF International Best Fields Best Food Limited ha siglato un Memorandum of Understanding con la Municipalità di Kaour, con l'obiettivo di sviluppare un innovativo progetto agricolo sostenibile nella Repubblica del Senegal: a firmare l'accordo, l’Amministratore Delegato di BFI, Federico Vecchioni, dal sindaco della Municipalità di Kaour, Seckou Ndiaye, alla presenza dell’Ambasciatrice d’Italia in Senegal, Caterina Bertolini e del Ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e dell'Allevamento della Repubblica del Senegal, Mabouba Diagne.

BFI: accordo per sviluppare progetto agricolo sostenibile in Senegal

Il progetto rientra nell’iniziativa italiana di cooperazione internazionale allo sviluppo in partenariato paritario pubblico-privato nella cornice Piano Mattei per l’Africa, e in particolare nell’Azione per il Rafforzamento degli Ecosistemi Agro-alimentari in Africa, co-finanziata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, che vede il Senegal come uno dei paesi chiave per la cooperazione estera in ambito agricolo.

Con questa iniziativa, si punta a rafforzare lefiliere agro-alimentari dei Paesi africani partner per ridurre il loro grado di dipendenza dall’estero in materia alimentare, incluso attraverso la realizzazione di una model farm, esempio delle migliori pratiche agricole, di gestione sostenibile, innovazione tecnologica e trasferimento di know-how.

L'accordo prevede la realizzazione di un progetto agro-industriale che si svilupperà su una superficie di 10.000 ettari nell’area di Kaour, prevedendo la concessione dei terreni alla nuova società BFI Senegal SUARL, controllata da BFI in joint venture con i soggetti locali, la fornitura delle infrastrutture necessarie per lo sviluppo del progetto, oltre al mantenimento delle infrastrutture di elettricità e acqua e degli snodi stradali intorno alle aree in concessione al fine di supportare la logistica. BFI si impegna inoltre a mettere a disposizione macchinari, sementi e altri eventuali prodotti necessari per le operazioni agricole sui terreni.

Tra le attività previste, la creazione di una model farm, un modello di farm agroindustriale innovativo, sostenibile ed inclusivo che si adatta alle esigenze di ogni paese e comunità. La model farm, infatti, coniuga una piattaforma agricola all’avanguardia e un ecosistema integrato, creato per supportare e migliorare la qualità della vita dei lavoratori e delle famiglie, favorire l'agricoltura rigenerativa e sostenibile.

Le terre identificate sono offerte in concessione d’uso pluriennale da parte delle autorità competenti, nel rispetto delle normative locali, seguendo quindi un approccio sostenibile e non predatorio: le aree sono destinate alle filiere di riso, mais, grano e palma da olio ad uso alimentare con produzione destinata al mercato interno del Paese.

"Questo accordo rappresenta un altro passo significativo nel nostro impegno per lo sviluppo sostenibile dell’agricoltura e delle risorse del continente africano. Investire nella valorizzazione delle risorse locali significa contribuire concretamente alla sicurezza alimentare e alla crescita economica del territorio. Il progetto riflette la nostra visione di un’agricoltura innovativa, inclusiva e internazionale, in linea con le iniziative avviate in altre aree del continente africano per replicare nel mondo il modello vincente di BF in un’ottica di collaborazione e partenariato” ha commentato Federico Vecchioni, Amministratore Delegato di BFI.

Caterina Bertolini, Ambasciatrice d’Italia in Senegal, ha aggiunto: “Questo progetto ambisce a collaborare con il Senegal verso una trasformazione sostenibile dei suoi sistemi agroalimentari e verso una rafforzata sovranità alimentare del Paese, attraverso un'agricoltura sostenibile e innovativa, puntando sulla formazione e generando valore per le comunità locali. Questi sono temi centrali nella politica estera italiana, in particolare in Africa, nel quadro del Piano Mattei. Questo progetto riflette appieno i principi del nostro nuovo approccio al continente africano, promuovendo un partenariato pubblico-privato e una cooperazione ad ampio spettro con il Paese partner. E il modo migliore per costruire questa collaborazione è mettere a disposizione le migliori competenze e conoscenze delle eccellenze italiane. Siamo particolarmente orgogliosi che il “saper fare” italiano possa dare un contributo decisivo alla crescita del Senegal.”

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