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Le caprette inaspettate alleate per la salute e l'equilibrio mentale

Redazione
 
Le caprette inaspettate alleate per la salute e l'equilibrio mentale

Chiunque abbia avuto un'infanzia a ''pane e Heidi'' ricorderà perfettamente la sigla e quel tenero "le caprette ti fanno ciao", un'immagine dolce e idilliaca di questi animali sempre presenti tra i pascoli svizzeri e le braccia affettuose della piccola protagonista.

Le caprette inaspettate alleate per la salute e l'equilibrio mentale

Non è solo nostalgia, però: c'è qualcosa di intrinsecamente affascinante e profondamente ancestrale nelle capre che tocca una corda speciale nei nostri cuori. Sarà lo sguardo vispo, la voce tremula e buffa, o quella loro innata capacità di stabilire un contatto che sembra al tempo stesso curioso e disarmante. Eppure, per decenni, questi animali sono stati liquidati con un certo disprezzo, spesso associati – in modo del tutto infondato – a una presunta stupidità.

Basti pensare all’uso offensivo della parola "capra" nel linguaggio comune, come ben sa chiunque abbia mai incrociato l’ira funesta di Vittorio Sgarbi. Ma le capre, oggi, si stanno prendendo una clamorosa rivincita.E non solo nei pascoli montani, ma nei centri benessere, nelle aziende e persino nelle lezioni di yoga.

Questi animali, spesso ritenuti erroneamente "semplici", sono invece dotati di una sorprendente intelligenza relazionale. Fin dalla tenera età, sanno creare legami affettivi profondi, soprattutto con i bambini. La loro presenza può avere effetti terapeutici reali, soprattutto su chi soffre di disturbi psicosociali, deficit di attenzione o difficoltà cognitive. Le capre, infatti, sono perfette per restituire equilibrio e serenità, sia a piccoli che ad adulti. Anche chi attraversa momenti bui, come episodi depressivi, può trovare in una capra un’inaspettata alleata: silenziosa, presente, mai invadente.

Non stupisce quindi che in Giappone, dove la cultura del benessere è da tempo integrata alla quotidianità, le capre stiano vivendo una vera e propria ascesa. Secondo quanto riportato dal sito del quotidiano Yomiuri Shimbun, queste creature sono sempre più spesso adottate da aziende, centri assistenziali e comunità locali per i loro straordinari effetti calmanti.

Ne è un esempio lampante la storia di Taizo Katayama, proprietario di una caffetteria nei pressi della stazione JR Totsuka di Yokohama. Da otto anni ospita due capre, diventate ben presto le beniamine del quartiere.
"Ho notato che tutti sorridevano quando le vedevano'', ha dichiarato Katayama, sottolineando come la semplice presenza delle due sorelle caprine, di otto e sette anni, susciti sorrisi spontanei tra i passanti.

Le capre sembrano possedere un linguaggio universale, fatto di silenzi e movimenti lenti, che invita alla calma. "Non sappiamo cosa stiano pensando - ha aggiunto Katayama -, ma proprio per questo possiamo immaginare qualsiasi cosa". Il loro fascino sta proprio in questa apertura, nella possibilità di proiettare su di loro emozioni e stati d’animo.

In effetti, sono sempre di più le aziende che decidono di “assumere” capre come parte integrante dei propri programmi di welfare. È il caso della Di-Nikko Engineering Co., che nella prefettura di Tochigi ne alleva due, affidandole alle cure di sei dipendenti a rotazione.

"Sono più adorabili di quanto mi aspettassi", ha ammesso uno di loro, confermando che anche sul luogo di lavoro le capre sanno migliorare il clima umano e relazionale. Allo stesso modo, una casa di cura nella prefettura di Saitama ospita una capra che inizialmente era stata introdotta solo per brucare le erbacce. Ma è bastato poco perché diventasse la mascotte della struttura.

Gli anziani le parlano, la accarezzano, alcuni ricordano persino quando da giovani avevano una capra. E così, tra una carezza e un sorriso, anche i legami comunitari si rinsaldano. Persino la scienza conferma ciò che molti avevano già intuito. Un’indagine condotta dall’azienda agricola Aichi Yagi Nojo ha rivelato che lo stress umano si riduce sensibilmente dopo un’interazione con le capre: i livelli di amilasi salivare, biomarcatore dello stress, si abbassano del 70-80% dopo pochi minuti in compagnia di questi erbivori.

"Hanno un aspetto docile che invita alla protezione", ha spiegato un responsabile dell’azienda, ''e chi le osserva mangiare con calma trova in loro un modello di resilienza''.
La pandemia, inoltre, ha risvegliato il desiderio di un rapporto più autentico con la natura, e le richieste di adozione caprina sono esplose: il numero è aumentato di due o tre volte rispetto ai livelli pre-Covid.

Alcuni municipi, come quello di Kato, nella prefettura di Hyogo, hanno addirittura sperimentato l’uso delle capre per tenere lontani i cinghiali: grazie al loro odore, gli ungulati, notoriamente sensibili agli stimoli olfattivi, evitano le aree presidiate dai nuovi custodi a quattro zampe.

Ma la vera frontiera della "caproterapia" arriva dagli Stati Uniti, e si chiama Goat Yoga. A prima vista può sembrare una bizzarria da social network, ma dietro la moda si nasconde un’intuizione profonda. L'idea nasce nel cuore rurale dell’Oregon, a sud di Portland, quando Lainey Morse, mamma premurosa e allevatrice di capre nigeriane, organizza una festa di compleanno per il figlio tra prati e animali.

Una delle invitate, istruttrice di yoga, le suggerisce che quel contesto sarebbe perfetto per una lezione. Detto, fatto: la prima sessione di yoga tra le capre viene lanciata su Facebook e fa il tutto esaurito in poche ore. Da allora, il Goat Yoga si è trasformato in un fenomeno virale.

La pratica unisce la saggezza millenaria dello yoga con la dolcezza irresistibile delle capre. Gli esercizi si svolgono all’aperto, tra pascoli e belati, con le capre che si avvicinano curiose, salgono sulle schiene dei partecipanti, si sdraiano accanto a loro. Il risultato è un’esperienza che alleggerisce l’anima e allenta le tensioni.

''La loro simpatia rende tutto più leggero'', spiegano gli organizzatori. E chi partecipa, spesso, lo fa più per il sorriso che ne deriva che per la flessibilità della colonna vertebrale. Insomma, in un mondo sempre più frenetico e stressato, la riscoperta del valore terapeutico e relazionale delle capre rappresenta un'opportunità sorprendente. Da semplici animali da pascolo a vere e proprie co-terapeute, amiche e custodi di benessere, le capre stanno dimostrando che la loro presunta “stupidità” è solo un pregiudizio da superare. E forse, nel loro sguardo curioso e nella loro calma placida, possiamo trovare un piccolo, inaspettato segreto per ritrovare l'equilibrio in un'esistenza sempre più complessa.

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