Con una iniziativa destinata a creare clamore, sono state rimosse, dalla cattedrale di Galway, le spoglie del vescovo Eamonn Casey, morto nel 2017 e ora sospettato di avere abusato sessualmente di minori.
Al momento l'An Garda Síochána. la polizia irlandese, ha escluso una revisione del fascicolo investigativo sul vescovo Casey, dal momento che non sono emerse circostanze tali da giustificare ulteriori azioni investigative.
Irlanda: rimosse da cattedrale le spoglie del vescovo accusato di abusi sessuali
Casey ha guidato l'arcidiocesi di Galway dal 1976 al 1992. Contro di lui sono state mosse molteplici accuse di abusi sessuali su minori e tra esse anche quelle della nipote. In una dichiarazione, la polizia irlandese ha affermato che l'Ufficio dei servizi di protezione nazionale della Garda ha condotto una revisione del fascicolo di indagine originale sul vescovo Casey, senza che ad essa siano seguite nuove indagini.
Il vescovo Casey è il primo prelato ad essere riesumato in Irlanda a seguito di preoccupazioni postume sulla sua condotta. Non è chiaro quando sia avvenuta la riesumazione, ma la diocesi di Galway ha confermato che i resti del vescovo sono ora con quelli della sua famiglia.
In una dichiarazione, la diocesi di Galway ha ringraziato tutti "per la loro comprensione della situazione, per la loro pazienza e per il loro rispetto mentre questo processo è stato intrapreso e portato a conclusione".
"Ora, con l'assenso e la collaborazione dei membri della famiglia del defunto vescovo Eamonn e dopo le preghiere per i defunti, i suoi resti mortali sono stati spostati dalla cripta della cattedrale e affidati alle loro cure", si legge ancora nella dichiarazione dell'arcidiocesi.
Un anno fa, un documentario di RTÉ (la televisione statale irlandese), curato dalla giornalista Anne Sheridan, ha esaminato la gestione da parte della Chiesa cattolica delle accuse di abusi sessuali contro l'ex vescovo.
Dopo la trasmissione del documentario ''Bishop Casey's Secrets'', il comandante della Garda Drew Harris ha chiesto che il National Protective Services Bureau della polizia esaminasse il fascicolo originale dell'indagine sul vescovo.
Il documentario includeva un'intervista con la nipote del di Casey, Patricia Donovan, che ha affermato che suo zio l'ha violentata per la prima volta all'età di cinque anni e che gli abusi sessuali sono continuati per anni.
L'indagine ha anche confermato che il vescovo Casey è stato formalmente rimosso dal ministero pubblico nel 2007 dal Vaticano, a seguito di accuse di abusi sessuali su minori.
Questa restrizione è continuata per gli ultimi dieci anni della sua vita, ma non è mai stata resa pubblica.
Al funerale del vescovo, celebrato in modo solenne, alla presenza di 1600 persone, erano assenti il nunzio apostolico e molti alti esponenti del clero cattolico.
Nel documentario, Patricia Donovan ha descritto la sua "incredulità" per il fatto che il suo presunto aggressore sia stato sepolto nello spazio riservato al clero anziano sotto la cattedrale.
I cittadini hanno fatto eco a queste preoccupazioni nel programma Liveline di RTÉ e nei sondaggi d'opinione condotti lo scorso anno.
La diocesi di Galway, Kilmacduagh e Kilfenora ha dichiarato che ''il continuo riposo dei resti mortali del vescovo Eamonn Casey nella cripta della cattedrale è stata una questione profondamente sentita che ha colpito molte persone in modi diversi", facendo appello a "tempo e spazio" per consentire un'adeguata riflessione e consultazione.
Eamonn Casey ha costantemente negato tutte le accuse contro di lui e non è mai stato condannato per crimini sessuali.
William Gorry, sopravvissuto agli abusi sessuali istituzionali e portavoce del RISN (Residential Institutions Survivors Network), ha detto che la notizia della rimozione del vescovo Casey dalla cripta questa mattina ha riportato alla memoria i sopravvissuti agli abusi del loro trattamento da parte della Chiesa cattolica.
Gorry si è chiesto come ci possa essere guarigione, unità o pace per i sopravvissuti quando il potere e il controllo continuano nella Chiesa cattolica.