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Centri estivi, Federconsumatori: salasso per le famiglie, fino a 704 euro al mese a figlio nelle strutture private

Redazione
 
Centri estivi, Federconsumatori: salasso per le famiglie, fino a 704 euro al mese a figlio nelle strutture private

Con la chiusura dell'anno scolastico, per molte famiglie italiane si ripropone il dilemma dell'organizzazione delle giornate estive dei figli. I centri estivi rimangono una delle soluzioni più gettonate, offrendo un'ampia gamma di attività educative e ricreative. Tuttavia, i costi associati sono spesso proibitivi, rappresentando un ostacolo significativo per il bilancio familiare.

Centri estivi, Federconsumatori: un salasso per le famiglie, fino a 704 euro al mese a figlio nelle strutture private

Un monitoraggio condotto dall'O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha analizzato i costi dei centri estivi nel 2025, confrontandoli con i dati dell'anno precedente, evidenziando tendenze contrastanti. Mentre la tariffa settimanale per il primo figlio a tempo pieno registra un calo del 7%, si osserva un aumento delle tariffe per la mezza giornata e per le formule ridotte che non includono il pranzo.

La spesa media settimanale per un centro estivo in una struttura privata a tempo pieno si attesta a 176 euro. Per chi opta per la mezza giornata (fino alle ore 14:00), il costo scende a 120 euro. Diversa la situazione per i centri estivi organizzati in strutture pubbliche: qui il costo medio si aggira intorno ai 79 euro per la mezza giornata (+5% rispetto al 2024) e ai 99 euro per il tempo pieno (+4% rispetto al 2024). Va precisato che questi costi possono variare sensibilmente in base alla fascia ISEE della famiglia, con lo studio che ha considerato la fascia più alta, comunque superiore a 26.000 euro.

La differenza di prezzo tra pubblico e privato è attribuibile a diversi fattori, non solo alla tipologia delle strutture (spesso istituti scolastici per i centri pubblici), ma anche alla varietà e qualità delle attività ludiche e socio-educative offerte. I centri estivi tematici, che promuovono attività specifiche come corsi di inglese, laboratori artistici o attività sportive, registrano inoltre un aumento medio del 3,4%. Importi, questi, che per molte famiglie sono insostenibili, sottolinea Federconsumatori. Per fronteggiare questi oneri, negli ultimi anni sono emerse forme di collaborazione tra genitori, come le "tate condivise" che accudiscono fino a quattro bambini, o genitori che programmano le ferie a turno per prendersi cura dei propri figli e di quelli degli amici più stretti. Un ruolo spesso insostituibile è quello dei nonni e di altri parenti.

Trovare un centro estivo affidabile e adatto alle proprie esigenze non è sempre semplice. Per questo, Federconsumatori offre alcuni consigli utili per guidare le famiglie in questa scelta cruciale. Innanzitutto, è fondamentale verificare l'affidabilità del gestore. È consigliabile preferire enti accreditati, associazioni con esperienza documentata o strutture convenzionate con Comuni o scuole, assicurandosi che il centro sia in regola con tutte le normative locali e sanitarie. Altrettanto importante è controllare le qualifiche dello staff. Genitori dovrebbero accertarsi che educatori e animatori abbiano una formazione specifica in educazione, animazione e primo soccorso, valutando attentamente il rapporto numerico tra operatori e bambini per garantire un'adeguata supervisione. Non bisogna poi sottovalutare il programma delle attività.

Un buon centro estivo, secondo Federconsumatori, propone attività equilibrate tra gioco, creatività, sport e momenti educativi. L'attenzione va posta sia ai programmi troppo fitti e rigidi, sia a quelli eccessivamente vaghi e indefiniti. La sicurezza è un altro aspetto irrinunciabile. Gli ambienti, sia all'aperto che al chiuso, devono essere puliti, accessibili e sicuri. È essenziale richiedere informazioni dettagliate su assicurazioni, uscite organizzate e protocolli di emergenza. La trasparenza dei costi è un criterio fondamentale. Federconsumatori raccomanda di richiedere un prospetto chiaro di tutte le spese, incluse iscrizione, pasti, trasporti ed eventuali extra. È opportuno diffidare di offerte che sembrano troppo basse o poco dettagliate, o di chi non espone chiaramente i costi. Un buon centro estivo dovrebbe garantire inclusività e attenzione ai bisogni speciali.

È importante verificare la presenza di supporti per bambini con disabilità o bisogni educativi speciali, prediligendo sempre i centri che promuovono l'inclusione sociale e culturale. Infine, le recensioni online possono essere una risorsa preziosa, se valutate con senso critico. È consigliabile esaminarle attentamente prima di iscrivere i figli a un centro estivo, ma diffidando di quelle che presentano solo valutazioni eccellenti, che potrebbero non essere del tutto veritiere. Non dimenticate di sfruttare bonus e convenzioni: molti comuni ed enti mettono a disposizione agevolazioni per l'iscrizione ai centri estivi, opportunità di risparmio da non perdere.

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