Nel cuore pulsante del Golfo, gli Emirati Arabi Uniti stanno riscrivendo il futuro della salute e della longevità. In un mondo dove il progresso medico accelera di pari passo con l'invecchiamento della popolazione, gli Emirati si propongono come una delle nazioni guida nella costruzione di un modello sanitario nuovo: personalizzato, preventivo, proattivo.
Gli Emirati Arabi Uniti alla conquista della longevità: una nuova frontiera della medicina globale
Una generazione di medici visionari, intrecciando diagnostica di ultima generazione e medicina funzionale, sta lavorando per trasformare la promessa di una vita più lunga e sana in una realtà concreta. Non più mera sopravvivenza, ma un’esistenza dinamica, vitale e pienamente vissuta. Il fermento innovativo si è reso visibile in tutta la sua forza a Dubai, durante la Nordic Laboratories Conference, appuntamento che nel fine settimana ha riunito medici, ricercatori e professionisti della salute da ogni angolo del globo. Tre giorni intensi, durante i quali si è esplorato come le tecniche diagnostiche più avanzate – dal sequenziamento genetico alla mappatura del microbioma – possano non solo rallentare, ma persino invertire i segni dell'invecchiamento biologico.
Ad aprire la conferenza è stata una pioniera del mondo arabo: Sua Eccellenza la Dott.ssa Maryam Matar, genetista di fama internazionale e fondatrice della UAE Genetic Diseases Association. Prima donna a dirigere un dipartimento governativo a Dubai, Matar ha ricordato come il suo impegno nella ricerca sulla longevità affondi le radici nel 2011. "Capire il ruolo dell’etnia, del genere e dell’epigenetica nel processo di invecchiamento – ha spiegato – è stato fondamentale per rivoluzionare il mio approccio alla salute pubblica." Per la genetista emiratina, il vero obiettivo non è semplicemente aggiungere anni alla vita, ma aggiungere vita agli anni, migliorando l’healthspan, cioè il periodo vissuto in salute e vitalità.
Del resto i dati parlano chiaro: negli anni ’70, l'aspettativa di vita negli Emirati non superava i 47 anni. Oggi, la metà della popolazione supera abbondantemente i 70. Una rivoluzione demografica che impone nuove strategie sanitarie, sempre più centrate sulla prevenzione personalizzata e sull'integrazione di ambiente, stile di vita ed ereditarietà. “Gli Emirati – ha sottolineato Matar – sono in cammino per diventare un modello globale, dove scienza e medicina si fondono per creare un sistema di assistenza veramente su misura.” Tra i protagonisti dell’evento anche Chris Moore, CEO di Nordic Laboratories, azienda leader nella diagnostica funzionale.
"Dubai si sta rapidamente trasformando in uno degli hub più dinamici per l’innovazione sanitaria," ha commentato Moore. "Qui non si punta solo a curare, ma a potenziare la salute delle persone prima ancora che si ammalino." A testimoniare questa spinta verso il futuro sono anche i numeri. Secondo l'Aging Analytics Agency, il mercato della longevità negli Emirati, già valutato 19 miliardi di dollari nel 2020, è destinato a toccare quota 32 miliardi entro il 2026, con una crescita annuale dell'8,5%. Un'espansione che riflette una chiara strategia nazionale: investire in medicina preventiva, assistenza personalizzata e tecnologie per un invecchiamento sano.