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Fondazione per la Natalità: nasce il Family Index

Redazione
 
Fondazione per la Natalità: nasce il Family Index

La sede della Luiss ha ospitato la presentazione del progetto "Family Index", promosso dalla Fondazione per la Natalità, dal Forum delle Associazioni Familiari e dall’Osservatorio Ethos della Luiss: si tratta del primo strumento in Italia nato quanto un'azienda sia "family and natality friendly".

Fondazione per la Natalità: nasce il Family Index

Alla presentazione hanno preso parte Rita Carisano, Direttore Generale Luiss; Sebastiano Maffettone, professore di Filosofia politica Luiss e Direttore dell’Osservatorio Ethos di etica pubblica; Adriano Bordignon, Presidente Forum delle Associazioni Familiari, e Federico Eichberg, Capo di Gabinetto Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Con questo progetto si punta a valutare in maniera migliore il reale impatto delle politiche aziendali su natalità, genitorialità e benessere familiare, tramite un'indagine nazionale, la creazione di un modello di valutazione scientificamente validato e la raccolta delle migliori pratiche aziendali, che verranno valorizzate in un dossier pubblico.

I dati mettono in evidenza con chiarezza l’impatto della genitorialità sull’occupazione femminile, tanto che tra le donne con figli piccoli il 30% è fuori dal mercato del lavoro (Fonte Istat, 2024).
Secondo il Child Penalty Atlas del 2023, dopo il primo figlio, le donne italiane perdono in media il 33% del reddito rispetto agli uomini. Un crollo progressivo che evidenzia quanto, ancora oggi, la maternità sia un fattore penalizzante nella partecipazione femminile al mercato del lavoro.

Gigi De Palo, presidente della Fondazione per la Natalità, ha spiegato: “Questa iniziativa nasce da un dialogo concreto e costruttivo avviato con le imprese, sempre più consapevoli che la denatalità non è solo un tema demografico o sociale, ma un vero e proprio fattore di rischio per la sostenibilità economica del nostro Paese. Se oggi un'azienda vuole attrarre e trattenere giovani talenti, deve avere il coraggio di investire seriamente nel benessere familiare dei propri dipendenti. Il welfare aziendale non può limitarsi a essere un insieme di benefit generici: deve diventare una leva strategica capace di sostenere concretamente chi desidera mettere al mondo dei figli. Se non interveniamo ora, il rischio concreto è quello di un crollo strutturale del PIL legato alla denatalità e all'invecchiamento della popolazione. Il futuro dell'Italia passa anche da qui: dalla capacità di coniugare sviluppo economico e natalità”.

Adriano Bordignon, Presidente del Forum delle Associazioni Familiari, ha dichiarato: “La denatalità non è un semplice fatto statistico, ma la cartina di tornasole della capacità di un Paese di garantire futuro alle persone e solidità al proprio sistema economico. Il Family Index nasce proprio per colmare il vuoto di strumenti di valutazione scientificamente strutturati delle politiche aziendali in favore delle famiglie e della natalità. Con questo progetto facciamo un passo concreto verso una maggiore attenzione al benessere familiare innescando un circolo virtuoso di consapevolezza, miglioramento e condivisione delle buone pratiche. L'obiettivo è quello di definire criteri in grado di misurare l'impatto di interventi mirati - dal congedo parentale potenziato alla flessibilità oraria, dalla copertura dei servizi educativi alla tutela delle madri al rientro dalla maternità - e soprattutto di attivare processi di innovazione. Il ruolo delle imprese è centrale nel promuovere un welfare aziendale realmente a misura di famiglia, capace di integrare la cura delle persone e la sostenibilità sociale con la crescita e la competitività.”

Sebastiano Maffettone, Direttore dell'Osservatorio Ethos sull'etica pubblica della Luis
s, ha commentato: “La crisi demografica italiana non è solo un problema statistico o economico: è una sfida culturale e morale che investe l'intera collettività. Ripensare la natalità come bene comune riguarda la società nel suo insieme, non solo le scelte individuali. Servono politiche pubbliche e aziendali in grado di sostenere chi sceglie di generare futuro. Come ci ha insegnato Adriano Olivetti, le imprese possono essere protagoniste civili, supportando concretamente le famiglie. promuovere la natalità non è solo giusto, è anche intelligente”.

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