Misure come queste vengono adottate dai governi, attingendo alle scorte in caso di penuria di petrolio, solo in circostanze eccezionali. Ed è questo che sta accadendo in Giappone, ma per il riso, cibo consumato nel Paese praticamente a ogni pasto, utilizzato per preparare il sushi, trasformato in dolci, fermentato per ricavarne alcol e offerto agli spiriti durante le cerimonie religiose. Onnipresente nella dieta giapponese, è così popolare che McDonald's ha aggiunto al suo menù un panino per hamburger fatto di riso.
Giappone, il riso come il petrolio: il Governo libera le riserve strategiche
Ma dipendere così tanto da questo alimento di base rende il Paese, la quarta economia mondiale, vulnerabile al minimo problema di approvvigionamento. Negli ultimi anni, condizioni atmosferiche avverse (tra maltempo, ondate di calore, tifoni e anche terremoti) hanno scatenato episodi di acquisti dettati dal panico in un Paese che conta 124 milioni di persone. Secondo i dati governativi, lo scorso anno il prezzo medio di un sacco da 60 chilogrammi è salito a circa 160 dollari, ovvero il 55 per cento in più rispetto a due anni fa.
La situazione è diventata così disperata che il governo ha annunciato a febbraio che avrebbe messo all'asta 210.000 tonnellate di riso, più di un quinto di quanto detiene nella sua riserva di emergenza. I primi sacchi di riso di riserva sono ora in vendita nei supermercati.
Il governo ha creato la sua riserva di riso nel 1995, due anni dopo che un'inaspettata estate fredda aveva compromesso i raccolti di riso, costringendo il Paese a importare cereali dall'estero.
Anche altri Paesi asiatici in cui il riso è un alimento base, come India, Vietnam e Thailandia, detengono riserve di riso per proteggere le loro popolazioni da carenze e aumenti dei prezzi, che possono ricadere sulla politica, come nel recente aumento dei prezzi delle uova negli Stati Uniti.
La Cina dispone inoltre di una riserva strategica della carne di maiale preferita dal Paese , per far fronte alle emergenze e stabilizzare i prezzi quando necessario. In Giappone, il mese scorso è stato messo all'asta il primo lotto di 150.000 tonnellate di riso, secondo il Ministero dell'agricoltura, delle foreste e della pesca.
"I prezzi ora sono eccezionalmente alti", ha affermato il ministro dell'Agricoltura, delle Foreste e della Pesca Taku Eto prima dell'asta. "Ma invito tutti a non preoccuparsi", ha aggiunto, affermando che si aspettava che l'iniezione di riso nel mercato avrebbe significato che i prezzi "alla fine sarebbero scesi".