La banca centrale dell'India ha tagliato drasticamente il suo tasso di riferimento, portandolo dal 6% al 5,5%. E' il livello più basso dall'agosto del 2022. Si tratta anche del terzo taglio consecutivo dei tassi da febbraio.
India: la banca centrale indiana taglia drasticamente il tasso di riferimento
La decisione, ha detto il governatore della RBI Sanjay Malhotra, è stata presa in quanto l’inflazione si è notevolmente attenuata e la crescita è stata ''inferiore alle nostre aspirazioni, in un contesto globale difficile e con un’elevata incertezza''.
Il taglio è stato adottato dopo una crescita del PIL migliore del previsto nel quarto trimestre fiscale, con l’economia in espansione del 7,4%.
Tuttavia, l'Istituto centrale ha mantenuto la stima del PIL per l’intero anno al 6,5%, segnando un forte rallentamento rispetto al 9,2% registrato nell’anno finanziario precedente, conclusosi a marzo.
''L’economia indiana presenta un quadro di forza, stabilità e opportunità'', ha affermato Malhotra.
La decisione giunge in un momento in cui l’inflazione in India è in gran parte in calo, il che offre alla RBI anche la possibilità di tagliare i tassi. L’inflazione più recente rilevata per aprile è stata del 3,16%, il livello più basso da luglio 2019.
La RBI ha rivisto le sue previsioni di inflazione al 3,7% per l’attuale anno finanziario, in calo rispetto alla precedente cifra del 4%, e Malhorta ha affermato che l’inflazione potrebbe non raggiungere l’obiettivo.
Tuttavia, la banca centrale dovrà continuare a prestare attenzione alle incertezze legate alle condizioni meteorologiche e alle crescenti preoccupazioni legate ai dazi, con il loro impatto sui prezzi globali delle materie prime, ha aggiunto Malhotra.
Dato l’enorme taglio del tasso di riferimento, la RBI ha affermato che lo spazio di manovra della politica monetaria per sostenere la crescita è limitato e cambierà la sua posizione di politica monetaria da “accomodante” a “neutrale”.