''Vi chiedo di essere umani'': solo questo, rivolgersi alla classe politica italiana che, davanti al problema aperto del suicidio assistito, deve ritrovare il senso del rispetto verso chi soffre e che non ce la fa più a protrarre il dolore ogni ragionevole limite.
L'ultimo messaggio di Laura Santi è un appello all'umanità e alla dignità
Laura Santi, in un appello video che ha voluto fosse diffuso dal marito, sui social, solo dopo la sua morte, ha sollecitato a mettere da parte le ragioni della politica per fare, veramente, il bene di chi soffre e che chiede soltanto di potere decidere se, quando e come andarsene, con dignità.
"Io sono Laura Santi e quando vedrete questo video non ci sarò più perché avrò deciso di smettere di soffrire per mia volontà e mio diritto. Non voglio lasciare un Paese che ignori e si prenda gioco dei malati più gravi", si vede nella prima parte del video.
Per Laura Santi, che si è somministrata da sola la dose di farmaco letale che ha posto fine alle sue sofferenze, ''quello sul fine vita è un disegno di legge veramente infausto. Da esseri umani vi chiedo di bocciarlo. Non è un intento di regolamentare il fine vita, ma di escluderlo. Non abbiate paura, non porterà a nessun abuso questo diritto. Vi chiedo buon senso di esseri umani".
Il messaggio è toccante, non solo perché rimanda l'immagine di una donna che, nel dolore, trova anche la forza di abbozzare un sorriso, per fare capire che la sua scelta è stata presa serenamente, non avendo, paradossalmente, opzioni diverse che non continuare a soffrire.
"Vi scongiuro. Oggi è Laura che parla a voi come esseri umani e sono sicura che dopo avere visto questo video ragionerete meglio e metterete quella mano sul voto secondo la coscienza di esseri umani. Onorevoli, grazie e buon proseguimento di vita", ha concluso nel video la giornalista. "Io sono Laura Santi e quando vedrete questo video non ci sarò più perché avrò deciso di smettere di soffrire per mia volontà e mio diritto. Non voglio lasciare un Paese che ignori e si prenda gioco dei malati più gravi".