Quando si parla di Le Monde non ci si riferisce solo ad un importante, quanto - com'è che si dice? autorevole - quotidiano francese, ma anche ad un attendibile termometro della società transalpina, incarnando un modo di fare giornalismo non urlato, ma sempre dai toni colloquiali, suggeriti e che mai si cerca di imporre.
Per Le Monde, la tiktoker De Crescenzo è un'icona del populismo: la Francia continua a non capire l'Italia
Ma, anche nella stessa Francia, non è che tutto quello che si dice e si legge su Le Monde sia preso come il Vangelo, il Verbo perché il quotidiano, seppure con modi garbati, porta avanti teorie e giudizi che non sono sempre condivisibili.
Quindi induce a qualche riflessione il fatto che oggi, sul sito del quotidiano, tra notizie molto importanti di politica esterna, così come interna, tra attentati e stragi, campeggia un pezzo sull'Italia.
Ma quale Italia?
Ecco, l'Italia che oggi per Le Monde merita attenzione ha il volto di Rita De Crescenzo, la TikToker napoletana che sta avendo il suo momento di gloria non tanto per il numero dei suoi follower (1,8 milioni quelli dichiarati), quanto perchè, secondo il quotidiano, ''il suo viso, eccessivamente truccato e adornato da piercing luccicanti, potrebbe essere quello di un nuovo populismo del sud''.
Ora, per chi non avesse una conoscenza approfondita del personaggio, la quarantacinquenne Rita De Crescenzo è quella che, attraverso i suoi videomessaggi, ha messo in ginocchio una intera cittadina, Roccaraso, facendola invadere da migliaia di campani che l'hanno presa d'assalto, arrivando, come truppe cammellate, a bordo di centinaia di pullman, con prezzi stracciati, trasporto e panino compresi.
Rita De Crescenzo, comunque, non ha inventato nulla, trasferendo sullo strumento della Rete, il meccanismo della pubblicizzazione di questo o quel prodotto, di questa o quell'iniziativa.
Ma, siccome l'appetito viene mangiando, ora la TikToker ha alzato il livello delle sue ambizioni, dicendo di accarezzare l'idea di entrare in politica, pur ammettendo di non capirne ancora molto, ma di essere pronta a mettersi a studiare.
Dov'è che De Crescenzo ha meritato l'attenzione di Le Monde?
Nel fatto che, in un video postato qualche giorno fa, ha attaccato il deputato napoletano Francesco Emilio Borrelli, di AVS, minacciando di "distruggerlo", ''in un italiano frammentario - chiosa il quotidiano -, con un dialetto napoletano difficile da comprendere per i non addetti ai lavori''.
"Mi hai tolto il pane dalla bocca? Mi hai aggredito? Adesso faccio saltare tutto in aria. Io sono impazzita e Napoli impazzirà dietro di me''. "Con uno dei miei video succederà qualcosa che non puoi nemmeno immaginare", ha minacciato Rita De Crescenzo, secondo il resoconto di Le Monde, che può analizzare il personaggio come vuole, ma cha l'accredita di un profilo che non ha, di uno spessore che non può essere dettato dal numero dei suoi follower e che comunque con la politica, almeno per il momento, non ha nulla a che spartire.
Rita De Crescenzo è, allo stesso tempo, figlia e causa di un fenomeno che, come accade sempre in casi del genere, sembra destinato a consegnarsi all'effimero, come quando il populismo - inteso come espressione della rabbia popolare - esplode per poi spegnersi nel giro di poco tempo.
Elevare la TikToker napoletana ad eroina delle classi vessate, accreditarla del ruolo di ''difensore dell'identità popolare della grande città del povero Sud Italia'', significa non avere capito nulla del nostro Paese. Anzi, per dirla tutta, continuare a non capire nulla, guardando al di qua del confine con un senso di distaccata superiorità, quasi che quel che accade in Italia abbia sempre una spiegazione che relega il nostro Paese a qualcosa da guardare con snobistico distacco.