Il ministro degli esteri David Lammy, nel corso di un intervento in Parlamento, ha mosso un durissimo attacco a quanto Israele sta facendo nella Striscia, definendo la situazione di carestia a Gaza "abominevole", rivelando che il Regno Unito ha sospeso i colloqui commerciali con Gerusalemme e di avere convocato l'ambasciatore israeliano.
Medio Oriente, il Regno Unito contro Israele: "La carestia a Gaza è abominevole"
''Questo fine settimana - ha detto Lammy -, le Forze di Difesa Israeliane hanno avviato una nuova e vasta operazione terrestre in tutta Gaza, l'Operazione "Gideon's Chariot". Cinque divisioni israeliane sono ora operative lì. Il Primo Ministro Netanyahu afferma che prenderanno il controllo della Striscia, consentendo solo a quantità minime di cibo di raggiungere la popolazione di Gaza. Signora Vice Presidente, cito Netanyahu. Dice: 'Quanto basta per prevenire la fame'. Meno di dieci camion sono entrati a Gaza ieri. L'ONU e l'Organizzazione Mondiale della Sanità hanno lanciato un duro allarme sulla minaccia della fame che incombe su centinaia di migliaia di civili''.
''Questo è abominevole - ha detto - . I civili di Gaza soffrono la fame, sono senza casa, sono traumatizzati, sperano disperatamente che questa guerra finisca e ora si trovano ad affrontare nuovi bombardamenti, nuovi sfollamenti e nuove sofferenze. E gli altri ostaggi, tenuti separati dai loro cari da Hamas per quasi 600 giorni, corrono ora un rischio ancora maggiore a causa della guerra che li circonda''.
David Lammy ha citato specificamente il ministro israeliano Bezalel Smotrich, che usa il termine "purificare" in relazione alla popolazione di Gaza, dicendo al parlamento di Londra che "dobbiamo chiamarlo con il suo vero nome. È estremismo. È pericoloso. È ripugnante. È mostruoso e lo condanno con la massima fermezza".
''Israele - ha proseguito il capo della diplomazia britannica - ha subito un attacco atroce il 7 ottobre e il governo ha sempre sostenuto il diritto di Israele a difendersi. Abbiamo condannato Hamas e il suo abominevole trattamento degli ostaggi, e ci siamo schierati al fianco delle famiglie, chiedendo il rilascio dei loro cari. È moralmente ingiustificabile. È sproporzionato, è totalmente, totalmente controproducente. Qualunque cosa affermino i ministri israeliani, questo non è il modo per riportare a casa gli ostaggi sani e salvi''.
Lammy ha poi affermato che le tattiche di Israele non elimineranno Hamas, ma lasceranno "una generazione orfana e traumatizzata, pronta ad essere reclutata da Hamas".
"Come abbiamo imparato in Irlanda del Nord, per sconfiggere i terroristi e la loro ideologia distorta, non si può fare affidamento solo sulla potenza militare. Bisogna offrire una valida alternativa politica", ha detto, per poi aggiungere: ''E da quando Israele ha ripreso gli attacchi su Gaza, questo governo ha chiesto a Israele di cambiare rotta... Abbiamo chiarito che le azioni di Israele sono intollerabili".
Dopo avere affermato che "la condotta della guerra a Gaza sta danneggiando i nostri rapporti" con il governo Netanyahu, Lammy si è rivolto al popolo israeliano: ''Desidero instaurare con voi una forte amicizia basata su valori condivisi, con legami fiorenti tra il nostro popolo e le nostre società. Siamo incrollabili nel nostro impegno per la vostra sicurezza e per il vostro futuro, per contrastare la minaccia concreta dell'Iran, il flagello del terrorismo e i mali dell'antisemitismo, ma la condotta della guerra a Gaza sta danneggiando i nostri rapporti con il vostro governo. E come ha affermato il primo ministro, se Israele continuerà questa offensiva militare, come ha minacciato, senza garantire la fornitura di aiuti senza ostacoli, noi prenderemo ulteriori misure in risposta''.
''Nonostante i nostri sforzi - ha proseguito -, le azioni e la retorica scandalose di questo governo israeliano sono continuate. Stanno isolando Israele dai suoi amici e partner in tutto il mondo, minando gli interessi del popolo israeliano e danneggiando l'immagine dello Stato di Israele agli occhi del mondo''.
Lammy ha anche annunciato che sono state imposte sanzioni ad "altri tre individui e quattro entità coinvolti nel movimento dei coloni" nella Cisgiordania.