La visita del primo ministro spagnolo Pedro Sánchez in Cina sta mettendo ulteriormente a dura prova i già delicati rapporti tra Spagna e Stati Uniti , in un momento in cui l'amministrazione Trump ha scatenato una nuova guerra commerciale con l'imposizione di tariffe su larga scala.
La Casa Bianca attacca duramente la Spagna per la visita di Sánchez in Cina
Durante una Intervenendo a un summit sul settore bancario a Washington, il Segretario al Tesoro statunitense Scott Bessent ha duramente criticato i Paesi alleati, che a suo dire stavano valutando la possibilità di "allinearsi alla Cina" in risposta ai nuovi dazi.
Riferendosi direttamente a Sánchez, che da Pechino aveva chiesto di "riformulare i legami dell'Europa" con il gigante asiatico, Bessent è stato schietto: "È come tagliarsi la gola " .
Il Segretario al Tesoro ha accusato la Cina di mantenere un modello economico "profondamente sbilanciato" basato sulla sovrapproduzione e sul massiccio dumping di beni a basso costo e sovvenzionati, e ha avvertito che queste esportazioni, che non entreranno più facilmente negli Stati Uniti, "finiranno sulle coste europee".
In un'intervista con la giornalista di Fox Business Maria Bartiromo, Bessent ha ampliato le sue critiche: "Quello che stiamo vedendo è che, con l'innalzamento del muro tariffario, il modello cinese sta iniziando a diffondersi in Europa. Ciò che i nostri alleati, inclusa la Spagna, dovrebbero fare è prima raggiungere un accordo con noi. Poi, insieme, potremo affrontare la Cina come blocco" .
Bessent ha inoltre insistito sul fatto che la Cina deve riequilibrare la propria economia puntando a un maggiore consumo interno, mentre gli Stati Uniti promuovono la reindustrializzazione. "Questa è la grande vittoria possibile: un reciproco riequilibrio. Ma finché continueranno con queste politiche mercantiliste, finché non riconosceranno il loro ruolo nella crisi del fentanyl, non ci sarà via d'uscita", ha affermato.
Il riferimento diretto a Sánchez rappresenta un'escalation retorica nei rapporti bilaterali . Finora il presidente Trump non ha avuto contatti diretti con il primo ministro spagnolo, a differenza di quanto ha fatto con altri leader europei.
Il primo contatto ufficiale tra i ministri degli Esteri, Marco Rubio e José Manuel Albares, è avvenuto appena una settimana fa, dopo che il primo aveva già parlato con i suoi omologhi di decine di Paesi, molti dei quali con un peso economico e politico molto inferiore a quello della Spagna.
Bessent, nella sua intervista, ha chiarito che, a suo avviso, i leader spagnoli stanno "perdendo la scommessa".