Le parole uscite dalla bocca di Simona Ventura, che ha definito Camila Giorgi, "la più forte tennista italiana di sempre", facendo a pezzi la storia del movimento tennistico femminile del nostro Paese, confermano ancora una volta, purtroppo, che parlare alla gente, davanti a milioni o poche migliaia di persone poco importa, solo perché si ha un microfono si sta dimostrando uno dei fenomeni più inquietanti della nostra epoca, dove la comunicazione presiede a gran parte delle nostre attività.
Simona Ventura riscrive a modo suo la storia del tennis femminile, e Bertolucci la infilza
Oggi, ormai, tutti possono dire tutto, ma c'è modo e modo e, soprattutto, prima di farlo si dovrebbe capire qual è l'argomento su cui si parla. Accade nelle televisioni, accade nel variegato mondo dei social dove ciascuno si accredita della capacità e delle conoscenze per dire quel che gli passa per la testa. Come sta accadendo anche nelle ultime ore, con l'elezione del cardinale americano Prevost a papa che ha scatenato una nuova tipologia di commentatori, i “vaticanisti” della porta accanto.
Il caso di Simona Ventura è, a suo modo, paradigmatico, perché, seppure davanti ad una platea sempre più esigua, come quella del reality di Canale5 “L'isola dei famosi”, la conduttrice ne ha sparata una di quelle gigantesche, facendosi prendere la mano dall'entusiasmo, ma forse di più dalla necessità di caricare di iperboli i singoli concorrenti perché è questo che impone una gara come questa. Camila Giorgi, che pure ha vinto dei tornei importanti, non è mai andata oltre la posizione numero 26 delle classifiche mondiali.
Insomma, una discreta, in alcuni periodi anche buona tennista, ma niente di più. E nel celebrarla e innalzarla al primo gradino dell'ipotetica graduatoria, Simona Ventura ha colpevolmente dimenticato che il tennis femminile ha espresso giocatrici come la “divina” Lea Pericoli, Silvana Lazzarino, Sara Errani, Flavia Pennetta, Roberta Vinci, e, per ultima, Jasmine Paolini, con alcune di loro che in vetta al mondo del tennis femminile ci sono arrivate. E di certo ne ho dimenticata qualcuna di altrettanto forte. Ma “peccando” di superficialità e di poca conoscenza della materia di cui stava parlando, Simona Ventura ha dato l'ennesima conferma che ormai davanti ad una telecamera si arriva non per le cose che si dicono, ma per chi si è, quasi che la fama (vera o presunta) autorizzi a dire le più grandi fesserie, ammantandole di fondatezza.
“Chiunque si sente in grado di parlare di tennis: Simona Ventura presenta Camila Giorgi come la più forte tennista italiana di sempre!”, l'ha infilzata Paolo Bertolucci. E, a dire il vero, se avessimo il suo palmares tennistico, ne avremmo dette di peggiori. Ma non ci sorprendiamo perché la televisione, quando è senza filtri, come appunto la gran parte delle trasmissioni, mette nelle mani del protagonista di turno uno strumento micidiale, che, spesso non essendo inserito in un contraddittorio, può mettere in fila cose sbagliate, per caso o anche per volontà, attingendo all'ampia disponibilità delle fake news. La vicenda di Ventura rappresenta solo un esempio, e noi siamo convinti che la colpa non sia proprio sua perché qualcuno, sapendo che lei avrebbe dovuto parlare di Camila Giorgi, le avrebbe dovuto consigliare di “studiare” e quindi di non farsi prendere da un entusiasmo che ha calpestato la realtà.