L'Amministrazione Trump - dopo la tregua legata all'attenzione riservata dal presidente alle questioni internazionali - ha ripreso la sua crociata sul fronte della tariffe, annunciando che i dazi del 50% sono ora in vigore su più di 400 tipi aggiuntivi di prodotti che contengono alluminio o acciaio.
Altro colpo di coda di Trump: al 50% le tariffe su acciaio e alluminio, colpiti 407 prodotti
Una misura che potrebbe avere ricadute anche significative per i consumatori americani, visto che le nuove categorie includono molti articoli di uso quotidiano, come parti di automobili, plastica e prodotti chimici speciali.
Le nuove tariffe, entrate in vigore lunedì, ampliano la portata dei prelievi che il presidente Donald Trump aveva precedentemente annunciato sulle preziose materie prime. L'elenco delle tariffe ora copre prodotti come estintori, macchinari, materiali da costruzione e prodotti chimici speciali che contengono o sono contenuti in alluminio o acciaio.
Come anticipato su LinkedIn da Brian Baldwin, vicepresidente delle Dogane: "Ricambi auto, prodotti chimici, plastica, componenti di mobili: in pratica, se sono lucidi, metallici o lontanamente correlati all'acciaio o all'alluminio, probabilmente sono nell'elenco". "Questa non è solo un'altra tariffa, è un cambiamento strategico nel modo in cui vengono regolamentati i derivati dell'acciaio e dell'alluminio", ha scritto ancora Baldwin.
Da parte sua Jeffrey Kessler, sottosegretario del Dipartimento del Commercio per l'Industria e la Sicurezza, ha spiegato che il provvedimento ''espande la portata delle tariffe su acciaio e alluminio e chiude le strade per l'elusione, sostenendo la continua rivitalizzazione delle industrie americane'' del settore.
Il comunicato dell'agenzia rimanda a un elenco che identifica i nuovi tipi di prodotti inclusi solo in base ai codici doganali specifici che si applicano ad essi, non in base al nome effettivo dei prodotti, rendendo quindi molto difficile per il pubblico avere un quadro completo di tutti i prodotti interessati dalle tariffe ampliate di lunedì.
Ma, per gli esperti, l'impatto sarà enorme, riguardando, secondo un calcolo sulla base del valore doganale generale del 2024, almeno 320 miliardi di dollari di importazioni, che potrebbero determinare ulteriori pressioni inflazionistiche sui costi ai prezzi già in aumento che i produttori nazionali stanno applicando.
Trump ha ripetutamente fatto affidamento su tariffe settoriali specifiche per attuare la sua ampia agenda commerciale.
A giugno, Trump ha annunciato che avrebbe raddoppiato le tariffe sulle importazioni di acciaio e alluminio al 50% per la maggior parte dei paesi, creando un'incertezza diffusa per le imprese e i partner commerciali degli Stati Uniti che dipendono dalle preziose materie prime.