In questo periodo storico, tra "dazi" e "liberazione", la parola che sembra affascinare di più il presidente Trump è "culo". Lo ha fatto anche ieri quando, nel corso di una cerimonia alla Alabama University, per spingere gli studenti ad osare sempre e comunque, ha detto loro che devono essere propositivi e coraggiosi.
Trump prende in giro i giganti di Internet: "Prima mi insultavano, ora mi leccano il c..."
E per dare maggiore peso alle sue parole ha detto che i signori di Internet, dopo averlo criticato violentemente in passato, ora "gli stanno baciando il culo", una elegante figura retorica già usata nei confronti dei governanti dei Paesi che ha colpito con i dazi e che ora gli chiedono un trattamento migliore.
"Elon è fantastico, ma ora li conosco tutti. Mi odiavano durante il mio primo mandato, e ora mi baciano il culo. È impressionante, davvero. Anche se ora va molto meglio", ha detto.
Le parole di Trump sono state accolte con favore in Alabama, Stato che lo ha sostenuto in tutte e tre le sue campagne elettorali.
"Siete la prima classe di laureati dell'età d'oro dell'America", ha detto il presidente ai laureati, per poi lanciarsi nel solito discorso di sapore elettorale, dicendo che egli Stati Uniti erano stati "derubati" prima del suo insediamento.
"Ma non lasciatevi spaventare - ha detto - È stata un'aberrazione". Trump, peraltro, ha continuato ad affermare che le elezioni del 2020 lui le aveva vinte, ma che gli sono state sottratte perché "truccate". Affermazione che continua a fare nonostante il fatto che questa tesi sia stata ripetutamente sconfitta in più sedi giudiziarie.
Trump ha sottolineato che stava celebrando il suo centesimo giorno in carica e ha elogiato il crollo degli arresti al confine meridionale degli Stati Uniti come prova dell'efficacia delle sue politiche sull'immigrazione. Ha però accusato i tribunali di avere cercato di impedirgli di mantenere le promesse fatte durante la campagna elettorale.
"I giudici stanno interferendo, presumibilmente sulla base del giusto processo", ha detto. "Ma come si può garantire il giusto processo a persone entrate illegalmente nel nostro Paese?"