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Usa: i prezzi delle importazioni sono calati a marzo, per i minori costi energetici

Redazione
 
Usa: i prezzi delle importazioni sono calati a marzo, per i minori costi energetici

I prezzi delle importazioni negli Stati Uniti sono inaspettatamente diminuiti a marzo, trainati dalla diminuzione dei costi dei prodotti energetici, ma è improbabile che questa tendenza venga mantenuta nel contesto dell'escalation delle tensioni commerciali.

Usa: i prezzi delle importazioni sono calati a marzo, per i minori costi energetici

I prezzi all'importazione sono scesi dello 0,1% il mese scorso, dopo un aumento dello 0,2% rivisto al ribasso a febbraio, secondo la comunicazione odierna dell'Ufficio di Statistica del Dipartimento del Lavoro. I risultati hanno smentito le previsioni degli economisti secondo i quali i prezzi all'importazione, al netto dei dazi, sarebbero rimasti invariati dopo un aumento dello 0,4% precedentemente riportato a febbraio.

Il rapporto, aggiungendosi ai deboli dati sui prezzi al consumo e alla produzione, ha suggerito che l'inflazione si stava attenuando prima dell'entrata in vigore dei dazi sulle importazioni imposti dal presidente Donald Trump.

I dazi all'importazione, che hanno innescato una rovinosa guerra commerciale con la Cina e gettato i mercati finanziari nel caos, hanno alimentato i timori di un'inflazione elevata e di una crescita tiepida, se non addirittura di una recessione.

I verbali della riunione della Federal Reserve del 18 e 19 marzo, pubblicati la scorsa settimana, hanno mostrato che i responsabili politici erano quasi unanimi nel ritenere che l'economia si trovasse ad affrontare rischi simultanei di un'inflazione più elevata e di una crescita più lenta, comunemente noti come stagflazione.

I mercati finanziari prevedono che la banca centrale statunitense riprenderà a tagliare i tassi di interesse a giugno, dopo la pausa di gennaio, e ridurrà il tasso di riferimento di 100 punti base quest'anno.
Il tasso di interesse overnight di riferimento della Fed si attesta attualmente tra il 4,25% e il 4,50%.

I prezzi dei carburanti importati sono diminuiti del 2,3% a marzo, dopo essere aumentati dell'1,6% a febbraio. I prezzi dei prodotti alimentari sono aumentati dello 0,1%, dopo essere rimasti invariati il mese precedente. Escludendo carburanti e prodotti alimentari, i prezzi all'importazione sono aumentati dello 0,1% per il secondo mese consecutivo. Nei 12 mesi fino a marzo, i cosiddetti prezzi core all'importazione sono aumentati dell'1,1%.
Sono probabili ulteriori aumenti man mano che il dollaro si indebolisce nei confronti delle valute dei principali partner commerciali degli Stati Uniti.

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