Le vacanze pasquali e i lunghi ponti del 25 aprile e del 1° maggio accendono la voglia di partire degli italiani, divisi tra il fascino rilassante delle località termali e l’avventura di mete internazionali, come testimoniano i dati diffusi da Federterme Confindustria e dall’Osservatorio Astoi Confindustria Viaggi.
Voglia di vacanza: terme in crescita del 1,2%, boom del +55% per i viaggi organizzati
Secondo le rilevazioni di Federterme, la stagione primaverile si preannuncia positiva per il turismo del benessere: il tasso di occupazione degli hotel termali italiani è stimato tra il 65% e il 70%, con un incremento dell’1,2% rispetto allo stesso periodo del 2024. In totale, si attendono 76mila arrivi e 251mila presenze, per una permanenza media di 3,32 giorni nelle oltre 290 strutture termali della Penisola. “I numeri confermano la crescente attrattività del nostro comparto – ha sottolineato all’Ansa Massimo Caputi, presidente di Federterme (in foto) –. Chi sceglie le terme italiane lo fa non solo per curarsi, ma per vivere un’esperienza di benessere a 360 gradi, in territori ricchi di cultura, natura e qualità della vita”.
E ha aggiunto: “Il turismo termale rappresenta una leva strategica per la destagionalizzazione, promuove il turismo domestico e internazionale e contribuisce concretamente allo sviluppo delle aree interne del Paese”. Il pacchetto più richiesto per la Pasqua include tre notti in pensione completa, accesso illimitato a piscine termali e aree fitness, e una selezione di trattamenti wellness per mente e corpo.
Le quattro grandi regioni termali – Veneto, Campania, Toscana ed Emilia-Romagna – da sole assorbono oltre l’80% delle presenze. Un altro dato significativo riguarda il forte aumento dei clienti giornalieri, coloro che usufruiscono dei servizi termali senza pernottare. In alcune località facilmente raggiungibili da centri urbani o aree turistiche, questa categoria rappresenta oltre il 60% dell’utenza.
L’andamento positivo non riguarda solo le destinazioni italiane. Secondo l’Osservatorio Astoi, la combinazione favorevole del calendario 2025 – con Pasqua vicina ai ponti del 25 aprile e del 1° maggio – ha stimolato in modo rilevante la domanda di vacanze organizzate, determinando un aumento dei ricavi del 55% rispetto al 2024. Rispetto al 2023, anno con calendario simile, l’incremento si attesta al 40%.
Tra le mete di medio raggio più gettonate spicca il ritorno del Mar Rosso: località come Sharm el Sheikh e Marsa Alam riconquistano il favore degli italiani grazie alla vicinanza geografica, al clima ideale e a un ottimo rapporto qualità-prezzo. Seguono Emirati Arabi, Oman e Marocco, mentre l’Uzbekistan sorprende per la sua proposta culturale. In Europa, bene Scandinavia, Islanda, Portogallo e Canarie. Sul lungo raggio è il Giappone a dominare, confermandosi la destinazione più desiderata, anche in vista dell’Expo 2025. Ottime performance anche per Maldive, Kenya, Zanzibar, Thailandia, Indonesia, Stati Uniti, Messico e Repubblica Dominicana. La durata media delle vacanze si attesta tra 7 e 10 giorni, con soggiorni più brevi (6-7 giorni) per Europa e medio raggio, e più lunghi (9-11 giorni) per le mete lontane.
Anche la spesa media varia sensibilmente: si parte da circa 1.500 euro per pacchetti in Europa e Medio Oriente e si superano i 3.000 euro per i viaggi a lungo raggio, arrivando a oltre 6.500 euro per soluzioni di alta gamma e personalizzate. Accanto ai classici soggiorni mare, cresce l’interesse per tour culturali, itinerari naturalistici e viaggi di gruppo, spesso arricchiti da esperienze autentiche e immersive. Si segnala anche l’impatto crescente di eventi e prodotti d’intrattenimento sulle scelte di viaggio, come dimostrato proprio dal caso Giappone, spinto anche dall’attesa per l’Esposizione Universale di Osaka.
Guardando oltre la primavera, le prime indicazioni per l’estate 2025 sono positive. Le prenotazioni registrate dagli operatori associati ad Astoi segnalano una crescita tra il 5% e il 10% rispetto allo stesso periodo del 2024. Giugno appare ancora in ritardo, probabilmente per via della prossimità ai lunghi ponti, ma luglio e agosto mostrano una dinamica decisamente vivace. Per l’estate, l’Italia resta una scelta privilegiata, con Sicilia e Sardegna in cima alla lista. Nel Mediterraneo si confermano le Baleari e la Grecia, mentre il Mar Rosso consolida il suo ritorno tra le mete preferite.
Il Giappone resta la meta culto per chi cerca cultura e innovazione, seguito da Kenya, Zanzibar e Stati Uniti. Anche il settore crocieristico mostra segnali incoraggianti: le prenotazioni primaverili sono state soddisfacenti e le aspettative per l’estate restano alte, con una domanda stabile sia per il Mediterraneo che per itinerari esotici.
Il quadro che emerge è dunque quello di un’Italia in movimento, pronta a vivere il turismo in tutte le sue forme: dal relax delle terme all’esplorazione di mete lontane. Una primavera che si presenta come un vero laboratorio di esperienze, dove benessere, cultura, natura e voglia di scoperta si intrecciano in una narrazione condivisa del viaggio come strumento di rigenerazione, conoscenza e libertà.