Economia

Banca Ifis alza la posta su illimity, nuova soglia al 60% per rendere efficace l’Opas

di Demetrio Rodinò
 
Banca Ifis alza la posta su illimity, nuova soglia al 60% per rendere efficace l’Opas
Banca Ifis rilancia nella partita per il controllo di illimity Bank. Con una mossa strategica che segna un nuovo capitolo nell’operazione di integrazione tra i due istituti, l’istituto veneziano ha annunciato la modifica della soglia minima irrinunciabile per l’efficacia della propria offerta pubblica di acquisto e scambio volontaria (Opas) sull’intero capitale di illimity. La nuova soglia passa dal 45% al 60%, rafforzando l’intento di portare avanti la fusione per incorporazione dell’innovativa banca digitale guidata da Corrado Passera.

La decisione è stata ufficializzata tramite comunicato stampa e rappresenta un adeguamento tecnico ma altamente significativo nel percorso dell’offerta. La banca guidata da Ernesto Fürstenberg Fassio (nella foto), pur mantenendo ferma la soglia minima del 66,67% per l’efficacia complessiva dell’offerta, si riserva ora la possibilità di rinunciare a tale soglia solo se la partecipazione ottenuta dovesse raggiungere almeno il 60% del capitale sociale di illimity. Si tratta di una revisione rispetto al precedente limite minimo del 45% più un’azione, indicato nel Documento di Offerta approvato da Consob il 7 maggio scorso.

Secondo Banca Ifis, una quota del 60% garantirebbe la possibilità di incidere in modo decisivo sull’assemblea straordinaria di illimity e di ottenere i voti necessari per approvare la fusione, vero obiettivo industriale e strategico dell’intera operazione.

Banca Ifis ha inoltre dichiarato che non intende prorogare la finestra temporale per aderire all’offerta. Il periodo di adesione si chiuderà inderogabilmente alle ore 17:30 del 27 giugno 2025. Gli altri termini e condizioni dell’offerta restano immutati.

L’operazione conferma la determinazione di Banca Ifis a perseguire una strategia di consolidamento nel settore bancario italiano, valorizzando le sinergie industriali e tecnologiche tra i due operatori. La fusione, secondo quanto descritto nel Documento di Offerta, rappresenta un passo decisivo verso un nuovo modello di banca ibrida: tradizionale, ma fortemente orientata all’innovazione e al digitale.

L’offerta ha già acceso l’interesse del mercato e coinvolto importanti azionisti di illimity. Alcuni di essi, rappresentanti circa il 27,2% del capitale della banca fondata da Passera, hanno firmato un accordo di consultazione sull’operazione, dimostrando un orientamento favorevole al progetto.

Banca Ifis, dunque, invia un chiaro segnale al mercato. L’integrazione con illimity è un’operazione di rilievo strategico e, anche in uno scenario in cui non si raggiunga la soglia qualificata del 66,67%, l’istituto è pronto a dare avvio al processo di fusione se sarà superata la soglia del 60%. Una mossa che potrebbe catalizzare nuove adesioni nelle prossime settimane e accelerare il riassetto del panorama bancario italiano.
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