Economia

Bce verso la pausa, tassi fermi a settembre: mutui variabili più convenienti dei fissi

di Redazione
 
Bce verso la pausa, tassi fermi a settembre: mutui variabili più convenienti dei fissi
La Banca Centrale Europea si avvia a confermare la linea della prudenza nella riunione dell’11 settembre. Dopo lo stop deciso a luglio, gli analisti prevedono che l’Eurotower manterrà invariati i tassi: il tasso sui depositi resterà al 2,00%, quello di rifinanziamento principale al 2,15% e quello sui prestiti marginali al 2,40%. Un atteggiamento di attesa dettato dall’inflazione dell’area euro, salita al 2,1% in agosto, e da una crescita economica ancora debole, con Germania e Italia in leggera contrazione.

Negli Stati Uniti, invece, i mercati guardano a un taglio da 25 punti base da parte della Federal Reserve, attesa per la riunione del 16 e 17 settembre. Il presidente Jerome Powell ha già aperto alla possibilità di una riduzione, anche alla luce delle pressioni politiche per una politica monetaria più accomodante.

Per i mutui, la stabilità dei tassi decisa da Francoforte significa condizioni sostanzialmente favorevoli per chi sceglie il variabile. Secondo i dati dell’Osservatorio di MutuiOnline.it, ad agosto il TAN medio dei finanziamenti variabili a 20 e 30 anni è sceso al 2,71%, contro il 4,14% di un anno fa. Su un mutuo da 150.000 euro a 20 anni, la rata è oggi pari a 810 euro, con un risparmio mensile di 110 euro rispetto all’agosto 2024 e un vantaggio complessivo di quasi 26.500 euro sull’intera durata. Rispetto a sei mesi fa, il beneficio è di circa 72 euro al mese.

Diversa la situazione per i mutui a tasso fisso, che registrano un lieve rialzo: il TAN medio è passato dal 3,15% di luglio al 3,23% di agosto. Su un mutuo ventennale da 150.000 euro, la rata è di 849 euro, cioè 39 euro in più rispetto alla formula variabile, con un costo complessivo maggiore di oltre 9.300 euro.

Sul fronte degli indici di riferimento, l’Euribor rimane stabile intorno al 2% (2,07% a tre mesi e 1,88% a un mese nelle rilevazioni del 1° settembre), con previsioni di lieve calo sotto quota 1,90% nel 2026. L’IRS, invece, prosegue la sua crescita, sfiorando il 3% sulle scadenze a 20 e 30 anni.

Alla luce delle attuali condizioni economichespiega Nicoletta Papucci, portavoce di MutuiOnline.it è probabile che la Bce confermi i tassi fermi anche a settembre. Lo scenario attuale porta a una sostanziale stabilità per i mutui e a un rinnovato interesse verso formule variabili o miste, che hanno superato il 6% delle richieste, il livello più alto dal 2023. In questo contesto diventa fondamentale confrontare con attenzione le offerte e scegliere con l’aiuto di esperti la soluzione più adatta”.
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