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Comunicato Civ Inail: il Consiglio di indirizzo e vigilanza approva, con osservazioni, il conto consuntivo 2024

 
Comunicato Civ Inail: il Consiglio di indirizzo e vigilanza approva, con osservazioni, il conto consuntivo 2024
Il Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Inail, presieduto da Guglielmo Loy (nella foto), pur approvando all’unanimità il conto consuntivo 2024, ha sottolineato le criticità per le quali è urgente l’adozione dei necessari interventi correttivi.

L’avanzo finanziario pari a 2.678,5 milioni di euro, l’avanzo economico di 1.551,6 milioni euro e la giacenza di cassa depositata in Tesoreria centrale e quantificata al 31 dicembre 2024 in 44.088,1 milioni di euro, rappresentano una incongruenza e non un valore per un Istituto previdenziale la cui prima mission è sicuramente l’investimento nella prevenzione, gli interventi di contrasto agli infortuni sul lavoro e alle malattie professionali e la tutela degli assicurati, nelle diverse forme, compresa l’attività di reinserimento lavorativo e protesico-sanitaria.

Secondo il presidente Loy, pertanto, sono elementi fortemente preoccupanti il perdurante avanzo finanziario ed economico, effetto dell’eccesso di prelievo a carico delle imprese, della mancata rimozione dei limiti organizzativi e procedurali interni ed esterni, dei parziali e insufficienti investimenti immobiliari, della ancora inadeguata tempistica nella erogazione delle somme destinate alla prevenzione attraverso il bando Isi, della insufficiente erogazione di risorse per la prevenzione, per la formazione e per il reinserimento, cui si aggiunge la mancata revisione incrementale delle prestazioni a favore dei lavoratori infortunati.

Da una parte, prosegue Loy, si assiste alla costante crescita delle entrate, che si attestano a 12.108,2 milioni di euro, al netto delle partite di giro, in virtù della ripresa delle attività produttive, trainata dal valore del gettito dei premi e contributi di assicurazione pari a 9.798,4 milioni di euro (valore superiore sia all’importo del bilancio di previsione definitivo 2024, sia a quello del conto consuntivo 2023).

Dall’altra parte, nonostante l’importo delle uscite pari a 9.429,7 milioni di euro, al netto delle partite di giro, sia comunque superiore all’analogo dato consuntivato nel 2023, si ribadisce quanto più volte indicato dal Consiglio di indirizzo e vigilanza relativamente al fatto che l’Inail – in qualità di ente pubblico non economico – deve utilizzare tutte le risorse disponibili per il pieno assolvimento delle finalità istituzionali, rimuovendo i limiti interni e richiedendo al decisore politico gli strumenti di natura normativa per superare gli ostacoli che limitano fortemente e impropriamente l’autonomia dell’Istituto.

Rafforzare le politiche prevenzionali e le attività di ricerca può essere la chiave per anticipare nuovi ed emergenti rischi professionali nell’ambito di un sistema produttivo nazionale attualmente oggetto di profondi cambiamenti, grazie anche al confronto ed alla partecipazione delle imprese e delle rappresentanze di lavoratrici e lavoratori. Le spese per le attività di prevenzione destinate al mondo del lavoro, pari a 613,1 milioni di euro, rappresentano solamente il 5,06% del potenziale bacino di risorse utilizzabili così come le prestazioni istituzionali a carattere economico, pari a 5.516,6 milioni di euro, rappresentano il 45,56% dello stesso potenziale.

Nel richiamare l’attenzione sulla necessità di migliorare le iniziative di sostegno alle imprese che investono in prevenzione, il presidente Loy ribadisce l’esigenza di spendere effettivamente ed efficacemente tutti gli stanziamenti allocati in Bilancio, per i quali alla fine del 2024 rimangono ancora da erogare 1.977,4 milioni di euro relativi ai bandi precedenti. Importo, peraltro, in continua, costante e non più accettabile crescita nel corso degli ultimi anni.

Da ultimo, in relazioni agli investimenti immobiliari, in previsione della ripresa degli stessi per opera del decreto del Ministero della Salute che dovrebbe dare impulso all’edilizia di tipo sanitario, le iniziative realizzate nel 2024 per circa 158,0 milioni di euro risultano del tutto insufficienti nel loro ammontare, visto che dovrebbero essere la principale fonte di garanzia di redditività delle riserve tecniche.

A tale proposito, il presidente Loy ha sottolineato l’improprio saldo finanziario-attuariale tra l’ammontare dei capitali necessari per la adeguata copertura delle riserve tecniche (36.711,4 milioni di euro) e i capitali accantonati nella Tesoreria dello Stato (senza redditività) pari a 43.815,4 milioni di euro. Il differenziale rappresenta la disponibilità di risorse che possono e devono essere utilizzate prevalentemente per la prevenzione, se si vuole realmente intervenire, in modo efficace, sulla riduzione degli infortuni e delle malattie professionali.
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