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Il MUR assegna al CNR 7,5 mln per lo sviluppo delle infrastrutture in Antartide

Il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini (nella foto), ha firmato il decreto che ripartisce le risorse agli Enti di Ricerca nell’ambito della nuova annualità del Fondo per l’edilizia e le infrastrutture di ricerca.
Per il 2025 il finanziamento complessivo è di 94 milioni di euro. Di questi, al Consiglio nazionale delle Ricerche (CNR) sono stati assegnati 7,5 milioni di euro. Permetteranno interventi di carattere sia logistico che scientifico per rinnovare e potenziare due importanti infrastrutture di ricerca in Antartide, entrambe al servizio di gruppi di ricerca da tutto il mondo: la stazione scientifica costiera “Mario Zucchelli” - situata a Baia Terra Nova nel Mare di Ross, la cui costruzione risale al 1985 - e la base scientifica “Concordia”, posta sul plateau antartico a 3.233 m di altitudine, e gestita dall’Italia in collaborazione con la Francia.
L’obiettivo è duplice: da un lato adeguare il livello degli impianti esistenti alle attuali esigenze della ricerca scientifica, dall’altro potenziare l'impronta "green" delle due Stazioni, puntando su energia da fonti rinnovabili e sull’adozione di soluzioni smart che favoriscano minori consumi energetici e minore impatto ambientale.
Gli interventi presso la Stazione “Mario Zucchelli” saranno orientati, in particolare, al potenziamento di strumenti scientifici in grado di estendere le capacità osservative a lungo termine. Vanno in questo senso, infatti, l'acquisizione di un nuovo battello per ricerche oceanografiche costiere e campionamenti biologici/geologici, e di un veicolo sottomarino robotico a comando remoto (ROV) per la raccolta di sedimenti e specie marine anche a maggiori profondità, così ampliando la portata delle attività di campionamento e, contestualmente, riducendo i rischi per gli operatori umani e l’impatto ambientale. Saranno, inoltre, potenziate le attività legate alla rete degli osservatori permanenti, con interventi che spaziano dalla ricostituzione dell’infrastruttura di mooring dell’osservatorio marino (non più operativa da anni) al rafforzamento del sito osservativo che rientra nella rete internazionale LTER, all’ampliamento della collaborazione con le altre basi scientifiche presenti nel continente, in un’ottica di cooperazione internazionale. Per tali interventi è previsto un impegno di 4 milioni di euro.
Un maggiore efficientamento energetico grazie all’uso di fonti rinnovabili è, invece, al centro dell’intervento previsto alla Stazione Concordia, dove è previsto l’acquisto e l’installazione di un innovativo impianto solare per il contenimento dei consumi. Con un costo previsto di 3,5 milioni di euro, l’impianto permetterà di ridurre l’impatto della Stazione sull’ambiente e di produrre energia per il periodo estivo, contribuendo al rinnovamento degli impianti della Stazione - alcuni dei quali sono ormai obsoleti- e aumentandone la sicurezza.
Tali attività di adeguamento saranno realizzate in collaborazione con l’ENEA, istituzione preposta al coordinamento logistico delle Stazioni antartiche nel quadro del Programma Nazionale di Ricerca in Antartide (PNRA).
“I nostri Enti di Ricerca sono gioielli, un vanto per l’Italia, un riferimento scientifico a livello internazionale", spiega il Ministro Anna Maria Bernini. "Noi abbiamo la responsabilità di far sì che queste eccellenze possano crescere e proseguire nel percorso intrapreso. È necessario poter garantire risorse per nuovi progetti, finanziare infrastrutture sempre più complesse, sostenere le tecnologie più avanzate – aggiunge il Ministro -. Il nuovo finanziamento di 94 milioni del Fondo dell’edilizia e di ammodernamento delle infrastrutture di ricerca va in questa direzione. Permette agli Enti scientifici di rafforzare le loro attività di studio e di aprire nuovi fronti di studio capaci di generare concrete e positive ricadute per migliorare la qualità della vita. Vogliamo dare continuità a un lavoro già eccellente, fiore all’occhiello del Paese. Noi ci crediamo. E i risultati si ottengono credendoci”.
“Le stazioni scientifiche antartiche del Cnr, visto l’ambiente ostile a cui sono soggette, inevitabilmente necessitano di interventi di rinnovamento: il finanziamento assegnato al Cnr per il 2025 nell’ambito del Fondo per l’edilizia e le infrastrutture di ricerca ci permetterà di completare obiettivi importanti, in parte già intrapresi nelle annualità precedenti, che vanno nell’ottica di mantenere l’elevato livello scientifico delle Stazioni e contestualmente di rispettare l’esigenza, oggi sempre più condivisa, di far sì che le attività svolte in questi ambienti estremi abbiamo un minore impatto ambientale ed energetico”, afferma la Presidente Maria Chiara Carrozza.
I 94 milioni di euro del Fondo per l’edilizia e le infrastrutture di ricerca sono stati ripartiti tenendo conto delle richieste e dei progetti formulati da ciascun Ente per interventi di edilizia e di ammodernamento delle infrastrutture scientifiche. Per ciascun Ente, il monitoraggio delle risorse assegnate sarà effettuato tenendo conto del cronoprogramma delle attività da realizzare sulla base dello stesso finanziamento concesso.