Esteri

Medio Oriente - Il conflitto non si ferma, Israele conta i suoi primi morti

di Diego Minuti
 
Medio Oriente - Il conflitto non si ferma, Israele conta i suoi primi morti

Il bilancio delle vittime degli attacchi iraniani in Israele della scorsa notte è salito a otto. Secondo le fonti di Teheran, quello dei morti iraniani, per gli attacchi di Israele, è salito a 78.

Secondo quanto sostenuto da funzionari americani e israeliani, l'offensiva contro Teheran potrebbe durare settimane. Lo stesso primo ministro di Gerusalemme, Benjamin Netanyahu, ha avvertito in un video messaggio sabato che Israele "colpirà ogni sito e ogni obiettivo del regime dell'Ayatollah", con l'Iran che ha replicato minacciando di  intensificare i suoi attacchi se Israele continuerà le ostilità.

Intanto l'Aeronautica militare israeliana ha condotto una "vasta serie di attacchi basati sull'intelligence" contro diversi obiettivi a Teheran, tra cui il quartier generale del Ministero della Difesa iraniano. Quest'ultimo attacco, secondo l'agenzia di stampa iraniana Tasnim, avrebbe causato danni di lieve entità a uno degli edifici amministrativi del ministero.

Israele, oltre ad obiettivi militari e a siti nucleare, ha attaccato anche il giacimento di gas naturale di South Pars, il più grande al mondo, e il deposito di petrolio di Shahran. 

Un bambino di 10 anni è tra le quattro persone uccise da un attacco missilistico iraniano nel centro di Israele, e altre persone risultano ancora disperse sul posto, secondo i servizi di emergenza.

Un'ampia operazione di risposta alle emergenze è in corso nella città di Bat Yam, dove un edificio è stato colpito direttamente.

Secondo il servizio di emergenza nazionale israeliano Magen David Adom (MDA), nell'attacco sono rimaste uccise anche una donna di 60 anni, una donna di 80 anni e una ragazza di cui non è stata specificata l'età.

I video mostravano un edificio di Bat Yam con la facciata distrutta e alti cumuli di macerie, tra operano i soccorritori che perlustravano la zona con i cani da ricerca.

"Non conosciamo il numero esatto delle persone disperse, ma sappiamo che molte non hanno ancora contattato i propri cari, quindi ora ci stiamo concentrando sulla loro ricerca", ha affermato il sindaco di Bat Yam, Tzvika Brot.

Brot ha affermato che il primo edificio è stato colpito intorno alle 2:30 del mattino. Anche altri edifici nella zona sono stati danneggiati, e nei video si vedono finestre in frantumi e infissi strappati dai muri esterni.

Le autorità stanno ora allestendo centri per le famiglie e lavorando per sostenere i residenti sfollati a causa degli scioperi, ha affermato, esortando la popolazione a non avvicinarsi al sito.

Il tenente Dean Elsdunne, portavoce internazionale della polizia israeliana, ha affermato di aver ricevuto "segnalazioni di numerosi siti di impatto" dopo "un'ampia raffica di razzi" lanciati dall'Iran.

"Abbiamo dovuto evacuare diverse persone per motivi sanitari, e purtroppo tra queste ci sono anche dei decessi", ha detto, parlando da Bat Yam, aggiungendo che la polizia sta collaborando con altre agenzie israeliane, comprese le forze armate, per localizzare i residenti dispersi e mettere in sicurezza la scena.

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