La fiducia dei consumatori statunitensi è leggermente peggiorata ad agosto, cancellando alcuni guadagni del mese precedente e riprendendo il trend al ribasso registrato all'inizio del 2025, secondo il rapporto del Conference Board.
Stati Uniti: peggiora, anche se leggermente, la fiducia dei consumatori
Il peggioramento dell'atteggiamento degli acquirenti è messo dagli analisti in correlazione a un rapporto debole sull'occupazione e a una serie di nuovi dazi emessi dal presidente Donald Trump. L'indice di fiducia dei consumatori è sceso di 1,3 punti a 97,4 ad agosto, ha dichiarato il Conference Board. Il dato è risultato superiore alle aspettative degli economisti. L'indice si è mantenuto pressoché invariato negli ultimi tre mesi.
La spesa dei consumatori, che rappresenta circa due terzi dell'attività economica degli Stati Uniti, è un indicatore chiave per le prospettive dell'economia del Paese. La misura della fiducia dei consumatori è arrivata poche ore dopo che Trump ha deciso di licenziare il governatore della Federal Reserve Lisa Cook, accusandola di aver commesso una frode sui mutui.
Cook ha deciso di opporsi e, quindi, di investire l'autorità giudiziaria, ritenendo il provvedimento illegittimo. La Fed è un'agenzia indipendente istituita dal Congresso. La legge federale consente al presidente di rimuovere un membro del consiglio di amministrazione della Fed per "giustificatamente giustificati", sebbene non esistano precedenti per una simile estromissione.
Alcuni indicatori recenti hanno suggerito l'inizio di un rallentamento economico. Un rapporto sul prodotto interno lordo pubblicato alla fine del mese scorso ha indicato una crescita media annualizzata dell'1,2% nella prima metà del 2025, ben al di sotto della crescita del 2,5% dell'anno scorso.
Un rapporto sull'occupazione pubblicato il 1° agosto dall'Ufficio di statistica del lavoro degli Stati Uniti ha rivelato un forte raffreddamento del mercato del lavoro. Tuttavia, alcuni aspetti dell'economia si sono dimostrati resilienti. Il tasso di inflazione complessivo si attesta al 2,7%, al di sotto del 3% registrato a gennaio, prima dell'insediamento di Trump.