Economia

Mediobanca boccia l’offerta MPS considerata ostile e non conveniente

di Demetrio Rodinò
 
Mediobanca boccia l’offerta MPS considerata ostile e non conveniente

Il Consiglio di Amministrazione di Mediobanca respinge con decisione l’offerta pubblica di scambio volontaria lanciata da Monte dei Paschi di Siena, definendola ostile, priva di razionale industriale e inadeguata dal punto di vista finanziario. La banca milanese sottolinea che l’operazione non apporterebbe benefici reali e metterebbe a rischio la propria solidità e strategia di crescita.

L’offerta di MPS, interamente basata su azioni, esporrebbe gli azionisti di Mediobanca a una forte incertezza legata all’andamento futuro del titolo MPS, già segnato da fragilità patrimoniali e reddituali. Il corrispettivo proposto da Siena prevede un rapporto di scambio pari a 2,533x, considerato in forte sconto del 32% rispetto alla media individuata dal board di Mediobanca.

Mediobanca rivendica la solidità del proprio modello di business, costruito su pilastri come Wealth Management, Corporate & Investment Banking e Consumer Finance. Il piano strategico “One Brand-One Culture”, esteso al 2028, punta a ricavi superiori a 4,4 miliardi di euro, un utile netto di circa 1,9 miliardi e una remunerazione complessiva per gli azionisti pari a circa 4,9 miliardi nei prossimi tre anni.

Secondo Mediobanca, l’aggregazione proposta da MPS rischierebbe di distruggere valore, con perdite stimate fino a 665 milioni di euro per dissinergie legate alla perdita di talenti e clienti, oltre a una riduzione della capacità di generare ricavi. Inoltre, l’operazione limiterebbe la possibilità di portare avanti l’acquisizione di Banca Generali, considerata strategica per rafforzare la leadership nel Wealth Management.

Il board sottolinea anche i rischi di governance e legali connessi all’offerta MPS, che non chiarisce la futura struttura proprietaria e potrebbe favorire concentrazioni di potere tra pochi grandi azionisti. A questi si aggiungono procedimenti legali pendenti a carico di MPS e incertezze sulla sostenibilità dell’operazione.

Mediobanca evidenzia infine la mancanza di un piano industriale consolidato per l’entità combinata, lasciando gli azionisti senza elementi concreti su cui basare una decisione consapevole.

La banca invita quindi i propri azionisti a valutare con attenzione i rischi, ribadendo la volontà di rimanere indipendente per continuare a creare valore in modo sostenibile e garantire stabilità.

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