Intervista a Luca Bora, AD di Indel B, riconosciuta da Borsa Italiana e analisti tra le small cap da valorizzare
E’ di qualche settimana fa l’ingresso di Indel B negli indici FTSE Italia Small Cap e FTSE Italia PIR Mid Small Cap, indicatore che individua, tra le azioni quotate nel mercato azionario di Borsa Italiana, i titoli più idonei ai Piani Individuali di Risparmio e che valorizza le opportunità offerte da questi strumenti di investimento.
“Ci auguriamo che ciò insieme a nuovi incentivi fiscali a favore degli investimenti in small cap riporti una giusta attenzione da parte dei grandi fondi di investimento verso le PMI italiane che, insieme anche a una adeguata capienza di questi strumenti, crei le condizioni per riportare liquidità su questi mercati azionari” commenta Luca Bora, amministratore delegato di Indel B S.p.A., società italiana quotata all’EXM di Borsa Italiana con una capitalizzaione di oltre 112 milioni di euro, a capo di un Gruppo operante a livello mondiale nella produzione di sistemi di refrigerazione e condizionamento per i settori dell’Automotive, Hospitality e Leisure time.
Indel B, che ha registrato nel 2024 ricavi consolidati per 204,5 milioni di euro, prosegue con determinazione i suoi piani di espansione a livello internazionale: dopo l’accordo chiuso a febbraio scorso con Caddie Hotel per lo sviluppo in Medio Oriente, è di metà giugno l’ultima operazione per l’acquisizione del restante 50% del capitale sociale di Indel Webasto Marine, detenuta dal gruppo tedesco Webasto, che porta Indel B a detenere il 100% della IWM. Operazione particolarmente apprezzata dagli analisti che portato Equita ad incrementare a 25 euro per azione (+4%) il target price su Indel B, confermando la raccomandazione "Hold" basata su multipli ragionevoli a livello di EBITDA e superiori rispetto a quelli del Gruppo nel 2025 (IWM ha un'EBITDA margin del 19% vs 11% del Gruppo) oltre che su previsioni di crescita degli utili per azione e una struttura finanziaria che rimane solida.
In un contesto globale ancora complesso ciò che rende una PMIattrattiva sono flessibilità e capacità di innovare e di questo abbiamo discusso con Bora di Indel B.
Quali i vantaggi di questa operazione e guardando al futuro quali sono le strategie e verso quali mercati vi orientate?
L’acquisizione del pieno controllo di Indel Webasto Marine conferma la volontà di proseguire con determinazione negli investimenti su asset industriali e commerciali prospetticamente ad alto potenziale. L’obiettivo è rafforzare e consolidare la nostra presenza diretta nei mercati internazionali a maggiore sviluppo, in particolare nel Nord America grazie alla nostra controllata in US, mercato strategico per la crescita del nostro Gruppo, rafforzando al contempo la capacità di innovazione. Siamo convinti che questa operazione ci sonsentirà di espanderci grazie ad una maggiore agilità nella gestione e autonomia di decisione rispetto alla situazione precedente che vedeva la presenza del socio tedesco.
Essere competitivi è la sfida più impegnativa per una small cap
La nostra caratteristica è proprio l’essere agili ed è premiante rispetto a big mondiali del nostro settore della refrigerazione che sebbene abbiano politiche aggressive di acquisizioni rimangono ingessati in mercati che richiedono grandi capacità di flessibilità. Questa nostra peculiarità, che contraddistingue peraltro le aziende manifatturiere italiane, ci consente di conquistare spazi nei mercati come quello dell’automotive, che rappresenta oltre il 65% del nostro fatturato di cui più della metà in Europa, 25% in Italia e il resto negli Stati Uniti, e ci permette di affrontare mercati di nicchia dove altrimenti non potremmo essere competitivi come quello della nautica da diporto.
La nautica da diporto è un vostro settore chiave e oggi pare vivere un buon momento
Si, nel settore della nautica da diporto c’è una marginalità più alta ma occorre distinguere tra la nicchia dei superyacht di lusso, in crescita, da quello delle barche di piccole e medie dimensioni che soffre a causa delle incertezze dei mercati, di una situazione geopolitica complessa, generando insicurezza per il futuro che porta quindi a posticipare certi tipi di spese. E’ comunque nei momenti di flessione e complicati che si colgono le buone opportunità e ci si prepara per il futuro, pertanto rimaniamo molto fiduciosi verso questo settore. La recente operazione con Webasto ci ha offerto l’opportunità di potere diventare autonomi nelle decisioni per potere sfruttare tutte le potenzialità di questo mercato, acquisizione che oltretutto ci permetterà importanti sinergie nei prossimi anni.
Indel B già da qualche anno ha intrapreso una strategia di crescita attraverso investimenti di carattere industriale
Abbiamo sempre puntato sulla capacità di innovazione della nostra offerta di prodotti e continuiamo a dedicare ingenti investimenti all’ampliamento della capacità produttiva di Indel B eper riportare la nostra produzione dal Far East a casa.
Siamo da sempre rimasti radicati nel nostro territorio e alla nostra sede di Sant’Agata Feltria, in provincia di Rimini, e, nella vicina Novafeltria, precisamente nella sua frazione di Secchiano abbiamo realizzato uno dei principali siti produttivi d’Europa per quel che riguarda la produzione di frigo per il settore automotive, creando una nuova area industriale di circa 30mila metri quadrati coperti che al momento occupa circa 200 persone.
Una scelta coraggiosa
Abbiamo fatto questa scelta circa otto anni fa con la prima amministrazione Trump e continuato a accelerare in questa direzione aumentando gli investimenti, pari a circa 30 milioni di euro, e ora con le ulteriori decisioni della amministrazione americana sul tema dazi si sta confermando premiante. Ad oggi produciamo principalmente in Italia oltre l’80%, mentre in Cina è rimasta una produzione marginale, al contrario di alcuni nostri competitor internazionali.
A preoccuparci non sono i dazi quanto l’incertezza causata dalla mancata applicazione definitiva e l’effettivo importo dei dazi stessi, cosa che frena gli investimenti con ripercussioni a vari livelli su tutta l’economia.
Contiamo sulla solida posizione patrimoniale e finanziaria del nostro Gruppo e sulla capacità di innovare e generare cassa.