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Ponte del 1° maggio all’insegna dei rincari: voli nazionali +23,7%, traghetti +16,6%, alberghi +5,3%

di Barbara Bizzarri
 
Ponte del 1° maggio all’insegna dei rincari: voli nazionali +23,7%, traghetti +16,6%, alberghi +5,3%
Il ponte del 1° maggio, uno degli appuntamenti più attesi della primavera per brevi viaggi e vacanze, si è rivelato quest’anno decisamente più caro per i consumatori italiani. A lanciare l’allarme è il Codacons, che ha effettuato un monitoraggio sull’andamento dei prezzi legati al settore turistico in occasione dell’ultimo lungo weekend.

L’aumento più marcato si registra nel comparto dei trasporti. Secondo i dati raccolti, le tariffe dei voli aerei hanno subito un incremento medio del 15,4% rispetto allo stesso periodo del 2024. Il dato diventa ancora più significativo se si considerano i voli nazionali, che registrano un rincaro del 23,7% su base annua. Si tratta della voce con la crescita più consistente all’interno del quadro generale.

Anche raggiungere le isole italiane in traghetto è costato sensibilmente di più rispetto all’anno scorso: il prezzo medio delle tratte ha segnato un aumento del 16,6% rispetto al ponte del 1° maggio 2024. Leggermente più contenuti gli aumenti per i viaggi in treno, che hanno visto una variazione positiva dell’1,7%. In controtendenza solo il settore dei carburanti: sia benzina che gasolio hanno subito una flessione dei prezzi, con una riduzione del 10% su base annua.

Per chi ha scelto un pacchetto vacanza, la spesa complessiva è risultata superiore del 5,4% rispetto allo scorso anno. Anche sul fronte dei servizi legati al tempo libero e al benessere, i rincari non sono mancati. Le tariffe di piscine, palestre, impianti sportivi e stabilimenti balneari sono aumentate del 18,2%, rendendo più onerosa la scelta di attività ricreative durante il soggiorno.

Aumenti anche per la ristorazione e l’ospitalità. Mangiare fuori durante il ponte è costato in media il 3,4% in più rispetto al 2024, mentre soggiornare in albergo ha comportato una spesa superiore del 5,3%.

L’indagine del Codacons ha posto l’accento in particolare sui voli verso le capitali europee, acquistati nel mese di aprile per partenze in corrispondenza del ponte. I rincari in questo caso sono risultati particolarmente pesanti. Partendo giovedì 1° maggio e tornando domenica 4 maggio, la destinazione più costosa è risultata essere Amsterdam. Il biglietto di andata e ritorno da Torino ha raggiunto una soglia minima di 639 euro a passeggero, mentre da Genova il prezzo si è avvicinato ai 600 euro.

Tariffe elevate anche per altre tratte: il volo Bologna-Copenhagen è costato in media 416 euro, Firenze-Lisbona 408 euro, Bologna-Londra 406 euro. Prezzi sopra i 380 euro anche per le tratte Pisa-Copenhagen (da 385 euro), Venezia-Lisbona (384 euro), Verona-Parigi (381 euro) e Napoli-Praga (341 euro). Le cifre rilevate non includono i costi aggiuntivi legati al bagaglio a mano, alla scelta dei posti a sedere, alle assicurazioni di viaggio o ai supplementi per l’imbarco prioritario.

Il Codacons sottolinea che, per molte famiglie, i rincari registrati potrebbero aver influito sulla possibilità di programmare o meno una vacanza durante il ponte. La combinazione di aumenti diffusi in quasi tutte le voci di spesa legate ai viaggi rappresenta, secondo l’associazione, un segnale preoccupante in vista dell’estate, quando la domanda sarà ancora più alta e i prezzi potrebbero subire ulteriori rialzi.
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