Buon inizio d'anno per il gruppo Acea che nel primo trimestre ha fatto registrare un utile netto in crescita del 18,7%, a 98 milioni di euro e i ricavi in rialzo dell'8,8% a 1.102,6 milioni di euro, in crescita dell’8,8%, influenzati anche dall’aumento dei prezzi sui mercati energetici (variazione Pun +50%).
L'utile netto del gruppo Acea sale del 19% nei primi tre mesi. Palermo: "Confermiamo le attese per l'anno"
“Nei primi tre mesi dell’anno è proseguito il percorso di crescita evidenziato nel 2024, come mostrano i risultati raggiunti nel periodo, a cui hanno contribuito tutte le nostre aree di attività – ha dichiarato Fabrizio Palermo, amministratore delegato di Acea (in foto) –. Nel trimestre, il gruppo si è impegnato, in particolare, nello sviluppo dei business regolati sui quali è focalizzata la crescita futura. I risultati conseguiti e la solida struttura finanziaria ci permettono pertanto di confermare la guidance per il 2025”.
Nello specifico, i ricavi relativi alle aree Acqua Italia, Reti, Illuminazione Pubblica e Ambiente sono pari a circa 0,6 miliardi di euro e registrano nel periodo un aumento del 4%. L’Ebitda consolidato raggiunge i 384,1 milioni, in crescita del 7,6%. tale risultato è dovuto al contributo di tutti i business e in particolare dal ramo Acqua Italia che ha pesato per il 51%, seguito da Reti e Illuminazione Pubblica per il 28%; Ambiente per il 4%; Produzione per il 4% e il Commerciale per il 13%.
L’Ebit consolidato aumenta del 12,3% a 189 milioni, nonostante l’incremento degli ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti che aumentano del 3,4% a 195,1 milioni.
L’Utile netto ricorrente, esclusi gli effetti one-off sul primo trimestre 2024 (applicazione retroattiva dell’aggiornamento tariffario) aumenta di circa il 3% grazie alla dinamica operativa che ha più che compensato la naturale crescita degli ammortamenti nei business regolati.
Gli investimenti lordi realizzati dal gruppo nel periodo sono pari a 262,2 milioni, in crescita del 6% rispetto ai 247,5 milioni di euro dell’anno precedente, concentrati prevalentemente nei business regolati (92%).
L’Indebitamento finanziario netto passa da 4.953,6 milioni del 31 dicembre 2024 a 5.116,1 milioni al 31 marzo scorso. La variazione è influenzata principalmente dall’andamento del capitale circolante e dalla dinamica degli investimenti realizzati. Il rapporto Net Debt/Ebitda Ltm è pari a 3,23x, stabile rispetto a 3,18x del 31 dicembre 2024, confermando la solidità della struttura finanziaria del gruppo. Il debito è per l’89% a tasso fisso e ha una durata media di 4,6 anni.