Amplifon amplia i ricavi nei primi tre mesi dell'anno, nonostante ci siano stati 1,5 giorni lavorativi in meno rispetto al 2024. L'azienda nel primo trimestre ha realizzato un fatturato di 587,8 milioni di euro, in aumento del 2,6% nonostante anche la debolezza del contesto di mercato, soprattutto quello egli Stati Uniti.
Amplifon amplia i ricavi nei primi tre mesi (+2.6%) malgrado 1,5 giorni lavorativi in meno
"Abbiamo iniziato l’anno con solidi risultati - commenta il ceo Enrico Vita (in foto) -, che dimostrano la forza della nostra azienda e del nostro modello di business anche in un contesto complesso. Nel primo trimestre abbiamo registrato una crescita dei ricavi del 2,6%, nonostante una base comparativa particolarmente forte, minori giorni lavorativi e un mercato debole a livello globale. La redditività ha raggiunto un livello record per il periodo, con un miglioramento di +20 punti base rispetto all’ottima performance del primo trimestre dello scorso anno grazie soprattutto alla migliore profittabilità dell’area EMEA, mentre continuiamo a investire sulle nostre priorità strategiche. Guardando al futuro, confermiamo il nostro outlook per il 2025 e la prevista accelerazione della crescita dei ricavi già dal secondo trimestre, trainata in particolare dal mercato francese”.
Bene quindi la redditività, con un Ebitda adjusted di 140,4 milioni di euro, in aumento del 3,4% rispetto al primo trimestre del 2024 e un'incidenza sui ricavi pari al 23,9%, in aumento di 20 punti base rispetto al livello record di 23,7% nel primo trimestre dello scorso anno, grazie al miglioramento della reddittività in Emea.
Il risultato netto adjusted si è attestati a 41,6 milioni di euro rispetto ai 44,1 milioni di euro nel primo trimestre del 2024 a causa di maggiori ammortamenti conseguenti ai forti investimenti nel business e per l’incremento degli oneri finanziari.
L’utile netto as reported si attesta a 32,9 milioni di euro (rispetto a 34,9 milioni di euro nel primo trimestre 2024) con un tax rate che si attesta al 29,5%, in leggera riduzione rispetto al primo trimestre del 2024. L’utile netto per azione adjusted si attesta a 18,5 centesimi di euro (-5,3%) rispetto ai 19,5 centesimi di euro riportati nel primo trimestre del 2024.
Il Free cash flow è pari a 18,5 milioni di euro, dopo Capex per 31,6 milioni di euro, rispetto a 37,2 milioni di euro nel primo trimestre del 2024
L'Indebitamento finanziario netto è pari a 996,6 milioni di euro rispetto a 961,8 milioni di euro al 31 dicembre scorso, dopo investimenti per Capex, fusioni e acquisizoni e il riacquisto di azioni proprie per un totale di oltre 80 milioni di euro, con leva finanziaria al 31 marzo 2025 a 1,67x (da 1,63x),
Nel primo trimestre del 2025 il Gruppo ha acquisito 195 centri acustici (220 ad oggi) in Polonia e nei principali mercati chiave (Stati Uniti, Francia, Germania, e Cina), per un investimento di circa 41 milioni di euro.
Gli indicatori patrimoniali e finanziari continuano a dimostrare la solidità del Gruppo e la sua capacità di sostenere future opportunità di crescita futura con un patrimonio netto totale al 31 marzo pari a 1.140,7 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 1.150 milioni di euro al 31 dicembre 2024 principalmente per differenze nella conversione di valuta pari a 38,7 milioni di euro.
Come annunciato da Vita, il gruppo conferma le stime per l'intero esercizio, assumendo che non vi siano ulteriori rallentamenti nelle attività economiche globali causati dalla guerra sui dazi. Il gruppo stima ricavi consolidati in crescita a un tasso mid to high single-digit a cambi costanti e un n margine Ebitda su base adjusted di almeno il 24%.