Economia

Criptovalute: i timori dei dazi di Trump non frenano Bitcoin, che supera la soglia del 120 mila dollari

Redazione
 
Criptovalute: i timori dei dazi di Trump non frenano Bitcoin, che supera la soglia del 120 mila dollari

La corsa di Bitcoin non sembra segnare rallentamenti, grazie alla propensione per gli asset rischiosi e l'ingresso di investitori istituzionali che alimentano la crescita delle criptovalute, che ora valgono 2,4 trilioni.
Bitcoin continua a raggiungere nuovi massimi, superando i 120.000 dollari e continua la sua corsa , ignorando le nuove minacce tariffarie di Donald Trump.

Criptovalute: i timori dei dazi di Trump non frenano Bitcoin

Quindi le nuove tensioni commerciali non sembrano influenzare la criptovaluta, mentre i mercati azionari europei hanno aperto oggi registrando cali contenuti, mentre gli investitori mostrano grande prudenza.
Bitcoin stamattina è stato scambiato a 122.000 dollari, in rialzo del 12% negli ultimi sette giorni.

Dopo due mesi di stagnazione tra i 93.000 e gli 111.000 dollari , la criptovaluta ha guadagnato slancio dalla scorsa settimana. L'ottimismo degli investitori ha contribuito all'impennata dei prezzi, in un periodo chiave per il mondo delle criptovalute.

L'attenzione è ora rivolta agli Stati Uniti dove il Congresso discute tre importanti proposte di legge per regolamentare gli asset digitali, le stablecoin e vietare qualsiasi sviluppo del dollaro digitale.

Bitcoin ha raggiunto per la prima volta i 100.000 dollari lo scorso dicembre , poco dopo il ritorno di Trump alla Casa Bianca. Mentre l'ottimismo dominava il suo primo mese in carica, la guerra dei dazi del presidente degli Stati Uniti ha scosso la criptovaluta, che ha seguito gli indici internazionali, scendendo sotto gli 80.000 dollari.

Tuttavia, ora sembra essersi lasciata alle spalle ogni preoccupazione e aver ripreso il suo trend rialzista. La crescente propensione per gli asset rischiosi e la maturità di Bitcoin alimentano questo ottimismo. L'ingresso di investitori istituzionali attraverso gli ETF che tracciano l'andamento della criptovaluta e il suo accumulo nei titoli di Stato aziendali ha guidato questi guadagni e contribuito a limitare la tipica volatilità dell'asset, rendendolo più attraente anche per gli investitori più scettici.

Oltre a un contesto macroeconomico favorevole per Bitcoin, caratterizzato da tassi di interesse in calo e da una maggiore liquidità globale, anche la liquidazione delle posizioni ribassiste alla fine della scorsa settimana spiega questi nuovi rialzi. I trader che avevano venduto allo scoperto Bitcoin hanno subito pesanti perdite, con oltre 1 miliardo di dollari di posizioni liquidate, secondo i dati Coinglass raccolti da Bloomberg.

L'ottimismo verso Bitcoin si è diffuso anche alle altcoin: Ethereum, la seconda criptovaluta più grande sul mercato, è cresciuta di oltre il 18% nell'ultima settimana, Solana è salita del 10%, mentre XRP e Cardano sono salite fino al 30%. Questi incrementi hanno spinto la capitalizzazione totale delle criptovalute, che ha raggiunto i 3,8 trilioni di dollari. Il dominio di Bitcoin è innegabile: pesa per il 63,8% del mercato, rispetto a Ethereum, che rappresenta il 9,6%, e ad altri asset, che insieme rappresentano il 26,5% dell'ecosistema.

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