FOTO: Nicola Monti, AD di Edison
Edison chiude il primo trimestre con un utile netto più che dimezzato a causa della minore produzione nell'idroelettrico, dopo un 2024 definito straordinario, che ha inciso sulla redditività pur facendo registrare ricavi da vendita in aumento a 5,5 miliardi di euro grazie a un prezzo medio dell’elettricità in crescita del 50% e un prezzo del gas del 66% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e dell’incremento dei volumi di energia prodotti e venduti (energia elettrica +26%, gas +23%).
Edison chiude il primo trimestre con utili in calo ma conferma le previsioni di redditività sull'intero esercizio
La società conferma le previsioni sull'intero esercizio, con una previsione di Ebitda compreso tra 1,2 e 1,4 miliardi di euro.
Nei primi tre mesi dell'anno, la domanda di energia elettrica in Italia è risultata in lieve flessione dello 0,6% a 77,4 TWh rispetto allo stesso periodo del 2024, mentre è cresciuta la produzione nazionale che arrivando a soddisfare l’84% della domanda, con un incremento del 6,2% rispetto allo stesso periodo del 2024. A sostenere la crescita è soprattutto la produzione termoelettrica (+17,1% a 42,3 TWh), che soddisfa il 55% della domanda, e in misura minore quella fotovoltaica (+13,7% a 7 TWh). Diminuiscono nel periodo la produzione idroelettrica (-16,8% a 8,5 TWh) dopo un 2024 segnato da una idraulicità al di sopra delle medie trentennali e la produzione eolica (-19,2% a 6,1 TWh) a causa della minore ventosità. In contrazione anche le importazioni dall’estero (-25,3% a 12,6 TWh).
Sul fronte dei prezzi, il Prezzo Unico Nazionale si è attestato su un valore medio di 137,6 euro/MWh nel primo trimestre, in crescita del 50% rispetto a 92 euro/MWh dello stesso periodo dell’anno scorso, per l’effetto combinato delle minori produzioni rinnovabili, il minore import dall’estero e dei maggiori costi di generazione termoelettrica. La domanda di gas in Italia nel primo trimestre 2025 è in aumento del 9,6% a 21,8 miliardi di metri cubi rispetto a 19,9 miliardi di metri cubi del primo trimestre 2024. Ad aumentare sono gli usi residenziali (+2,8% a 11,7 miliardi di metri cubi), per effetto di temperature più fredde, e gli impieghi termoelettrici (+26,8% a 6,3 miliardi di metri cubi), come sopra evidenziato, per il minor contributo delle importazioni e delle fonti rinnovabili nel loro complesso. Stabili, invece, nel periodo i consumi industriali (3 miliardi di metri cubi). Sul fronte dei prezzi, nel primo trimestre 2025 il gas spot in Italia si è attestato su un valore medio di 51,3 centesimi di euro a metro cubo, in crescita del 66% rispetto a 31 centesimi di euro a metro cubo nel primo trimestre 2024, per effetto di un’elevata domanda di gas in Europa, di temperature più rigide rispetto agli scorsi inverni e alla minore ventosità che ha determinato un sensibile incremento della generazione termoelettrica a gas. In questo contesto.
L'Ebitda, in linea con le aspettative della società, si attesta a 360 milioni di euro da 595 milioni di euro nello stesso periodo del 2024, in conseguenza come detto del riequilibrio, dopo un 2024 straordinario, sia delle attività di ottimizzazione del portafoglio gas sia della produzione idroelettrica, che nel periodo di confronto registra una contrazione del 34% dei volumi. La marginalità, inoltre, risente anche della crescita sostenuta del portafoglio contratti di Edison Energia, che nel confronto con il primo trimestre 2024 registra un incremento del 36%, raggiungendo i 3 milioni di contratti. A bilanciare l’impatto sono il contributo positivo della produzione termoelettrica che nel periodo in esame cresce del 69%, compensando anche la minore produzione rinnovabile, e le attività di Edison Next in particolare quelle rivolte alla Pubblica Amministrazione.
Il calo dell'Ebitda, si è riflesso sull'utile netto che nel trimestre si è attestato a 139 milioni di euro, contro i 322 milioni di euro nel primo trimestre del 2024. La posizione finanziaria al 31 marzo registra un saldo a credito di 159 milioni di euro, rispetto al debito per 313 milioni di euro al 31 dicembre 2024, principalmente per effetto della dismissione di Edison
Nel periodo, il gruppo ha realizzato investimenti per circa 150 milioni di euro (+80% rispetto allo stesso periodo del 2024), per supportare soprattutto lo sviluppo di nuova capacità rinnovabile in Italia, con circa 500 MW di cantieri aperti, in prevalenza nel Mezzogiorno.