Nella zona euro il rapporto disavanzo pubblico/PIL è diminuito dal 3,5% nel 2023 al 3,1% nel 2024, e nell'UE dal 3,5% al 3,2%. E' quanto si legge nel rapporto di Eurostat che, per quanto riguarda l'Italia, afferma che il rapporto è al 135,3%.
Eurostat: per l'Italia un rapporto debito pubblico/pil al 135,3%
Nella zona euro il rapporto debito pubblico/PIL è leggermente aumentato dall'87,3% alla fine del 2023 all'87,4% alla fine del 2024, e nell'UE dall'80,8 % all'81,0%. Nel 2024, tutti gli Stati membri, ad eccezione di Danimarca (+4,5%), Irlanda e Cipro (entrambi +4,3%), Grecia (+1,3%), Lussemburgo (+1,0%) e Portogallo (+0,7%), hanno registrato un disavanzo.
I disavanzi più elevati sono stati registrati in Romania (-9,3%), Polonia (-6,6%), Francia (-5,8%) e Slovacchia (-5,3%). Dodici Stati membri hanno registrato disavanzi pari o superiori al 3% del PIL.
Alla fine del 2024, i rapporti debito pubblico/PIL più bassi si registravano in Estonia (23,6%), Bulgaria (24,1%), Lussemburgo (26,3%), Danimarca (31,1%), Svezia (33,5%) e Lituania (38,2%). Dodici Stati membri presentavano rapporti debito pubblico/PIL superiori al 60%, con i valori più elevati registrati in Grecia (153,6%), Italia (135,3%), Francia (113,0%), Belgio (104,7%) e Spagna (101,8%).
Nel 2024, la spesa pubblica nell'area dell'euro era pari al 49,6% del PIL e le entrate pubbliche al 46,5%. I dati per l' UE erano rispettivamente del 49,2% e del 46,0%. I rapporti tra entrate e spesa pubblica sono aumentati sia nell'area dell'euro che nell'UE rispetto al 2023.