Economia

Fineco in crescita: utile netto in aumento dell’11,7% nel primo trimestre 2025

Redazione
 
Fineco in crescita: utile netto in aumento dell’11,7% nel primo trimestre 2025

FinecoBank apre il 2025 con numeri solidi e segnali incoraggianti, confermando la propria capacità di espandersi in un contesto economico caratterizzato da volatilità e incertezza. La banca ha chiuso il primo trimestre dell’anno con un utile netto di 164,2 milioni di euro, in crescita dell’11,7% rispetto allo stesso periodo del 2024, sostenuto soprattutto dalle performance delle aree Investing e Brokerage. I ricavi complessivi del trimestre si sono attestati a 329,3 milioni di euro, segnando un incremento dello 0,7% su base annua, grazie alla crescita del comparto Investing (+11,3% a/a) e a un deciso balzo del Brokerage (+21,7% a/a), che ha beneficiato dell’espansione della base di investitori attivi e dell’aumento dei volumi di mercato.

Fineco in crescita: utile netto in aumento dell’11,7% nel primo trimestre 2025

Questa dinamica ha compensato la flessione del margine finanziario, sceso del 10,8% anno su anno a causa di tassi d’interesse più contenuti. Anche sul fronte della raccolta Fineco mostra segnali di slancio: la raccolta netta di aprile è stata pari a 1.249 milioni di euro, con un incremento del 48% rispetto allo stesso mese del 2024. Il trimestre si chiude con una raccolta totale di 3,2 miliardi di euro, in aumento del 44,3% su base annua. Di questi, 1,1 miliardi provengono dal gestito.

“I solidi risultati finanziari del primo trimestre mostrano come Fineco stia proseguendo il proprio percorso di  crescita, grazie alla capacità di rispondere alle necessità di investimento di una clientela sempre più ampia – sottolinea Alessandro Foti, Amministratore Delegato e Direttore Generale di FinecoBank (in foto) -. Stiamo attraversando una fase di mercato caratterizzata da una particolare incertezza, per questo il ruolo dei  consulenti finanziari si rivela ancora una volta fondamentale per accompagnare i risparmiatori in una  pianificazione efficiente, di lungo periodo. Il modello di business di Fineco si completa con il contributo sempre  più rilevante della piattaforma di brokerage, particolarmente apprezzata per la sua efficienza anche dai clienti  abituati a interagire con i mercati in fasi di elevata volatilità. Ad aprile i dati di raccolta confermano la tendenza  evidenziata in questi primi mesi dell’anno, dimostrandosi robusti e con un asset mix di elevata qualità che  attesta la continua spinta a investire da parte dei clienti. Una tendenza a cui ha contribuito anche Fineco Asset  Management che, nei primi mesi dell’anno, ha accelerato la propria crescita con l’offerta di nuove soluzioni di  investimento sia attive sia passive”.

Entrando nel dettaglio dei numeri, i Total Financial Assets (TFA) al 31 marzo 2025 si attestano a 142,3 miliardi di euro, con un incremento dell’11% su base annua. In particolare: la raccolta gestita è pari a 66,3 miliardi (+9,7% a/a); la raccolta amministrata raggiunge i 46,8 miliardi (+16,9% a/a); la raccolta diretta è a quota 29,1 miliardi (+5,2% a/a). Il segmento Private, che raccoglie i clienti con asset superiori a 500.000 euro, ha visto i TFA crescere fino a 68,7 miliardi (+14,6% a/a).

Fineco Asset Management gestisce complessivamente 36,9 miliardi di euro, di cui 25,4 miliardi nella componente retail (+20,1%) e 11,5 miliardi in quella istituzionale (+3,2%). Nel primo trimestre dell’anno la banca ha acquisito 55.284 nuovi clienti, registrando un aumento del 39,8% rispetto allo stesso periodo del 2024. Il numero complessivo di clienti al 31 marzo ha raggiunto quota 1.697.931. La rete dei consulenti finanziari è composta da 3.038 professionisti, distribuiti in 436 Fineco Center.

La raccolta tramite la rete è stata pari a 2,3 miliardi nel trimestre. Il margine finanziario è stato pari a 161,3 milioni di euro, in calo del 10,8% rispetto al primo trimestre 2024, risentendo della flessione dei tassi. Anche il margine d’interesse è sceso (-9,9% a/a). Di contro, le commissioni nette sono cresciute del 9,2% a 140,4 milioni, sostenute soprattutto dall’area Investing (94,9 milioni, +11,4%) e dal Brokerage (37,1 milioni, +12,6%). Il risultato da negoziazione, coperture e fair value è stato pari a 27,3 milioni, in netta crescita rispetto ai 17,5 milioni dell’anno precedente, grazie alla vivacità dell’attività sulla piattaforma di trading. I costi operativi sono stati pari a 87,2 milioni (+10% a/a), in aumento principalmente per lo sviluppo del business. Le spese per il personale sono salite a 36,4 milioni (+8,9%), con un organico che ha raggiunto le 1.474 unità (contro le 1.404 del marzo 2024). Il cost/income ratio si conferma competitivo al 26,5%.

Il risultato di gestione si è attestato a 242 milioni (-2,3% a/a), mentre l’utile lordo ha raggiunto i 236,4 milioni (+12,7%). L’utile netto del periodo è di 164,2 milioni, in crescita dell’11,7% su base annua e dell’1,2% rispetto al trimestre precedente. Il patrimonio netto contabile consolidato è salito a 2.542,8 milioni di euro (+153,5 milioni rispetto a fine 2024), con un utile del 2024 pari a 652,3 milioni e dividendi previsti per 452,6 milioni in pagamento il 21 maggio 2025. Sul fronte patrimoniale, il CET1 ratio si attesta al 24,10%, in calo rispetto al 25,91% di fine 2024, per effetto dell’entrata in vigore del CRR III. Il Tier 1 ratio e il Total Capital Ratio sono rispettivamente al 33,08% (vs 35,78% al 31 dicembre). L’indice di leva finanziaria migliora al 5,34%. Ottime anche le performance di liquidità: il Liquidity Coverage Ratio (LCR) è pari all’888%, e il Net Stable Funding Ratio (NSFR) al 390%, entrambi ben oltre i requisiti regolamentari. I finanziamenti alla clientela si attestano a 6,13 miliardi (+0,6% a/a). I crediti deteriorati netti restano stabili a 4,1 milioni, con un coverage ratio dell’83,9%.

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