Economia

Inflazione globale 2025, gli economisti prevedono tassi ancora elevati

Redazione
 
Inflazione globale 2025, gli economisti prevedono tassi ancora elevati
L’inflazione resterà protagonista anche nel 2025, mantenendosi su livelli ben al di sopra dei target fissati dalle banche centrali. Secondo l’Economic Experts Survey, un’indagine trimestrale realizzata dall’Ifo Institute for Economic Research su 1.340 economisti di 121 Paesi tra il 17 giugno e il 1° luglio, il tasso medio globale è stimato al 4% nel 2025, in linea con le previsioni del trimestre precedente.

Inflazione globale 2025, gli economisti prevedono tassi ancora elevati

Le prospettive non migliorano nemmeno nel medio periodo: l’inflazione media attesa si attesterebbe al 3,9% nel 2026 e al 3,7% nel 2028, confermando una stabilizzazione su livelli relativamente elevati.

Il quadro, tuttavia, varia sensibilmente a seconda delle aree geografiche. In Europa occidentale le attese sono per un’inflazione all’1,8% nel 2025, quindi inferiore al target BCE del 2%, segnalando un contesto di maggiore stabilità. In Germania, le previsioni restano ferme al 2,4% nel 2025 e poco al di sotto negli anni successivi (2,3% nel 2026 e 2028).

All’opposto, in Stati Uniti l’inflazione dovrebbe crescere dal 3,1% del 2025 al 3,7% nel 2026, complice l’aumento dei dazi imposti dal governo sulle importazioni. Ancora più critiche le previsioni per l’Africa, dove in alcune aree i tassi stimati superano il 20%, riflettendo instabilità politica, fragilità economica e squilibri valutari.

In Asia ed Europa orientale, le attese restano più alte rispetto alla media, segnalando tensioni legate a catene di fornitura, politiche commerciali e conflitti geopolitici.

Secondo Philipp Heil, ricercatore dell’Ifo Institute, “le aspettative di inflazione si sono stabilizzate su un livello elevato, sia nel breve termine che negli anni a venire”. Heil sottolinea come gli attuali conflitti commerciali e i dazi doganali rappresentino i principali fattori alla base della persistenza dell’aumento dei prezzi.

Il dato complessivo mostra un contesto economico in cui l’inflazione, pur avviata su un trend discendente rispetto ai picchi del 2022-2023, rimane ben lontana dal tornare ai livelli pre-pandemia. Per governi e banche centrali, la sfida sarà quella di bilanciare politiche monetarie e fiscali per contenere le spinte inflazionistiche senza compromettere la crescita.

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