Trumpeide

L'ombra di Jeffrey Epstein non abbandona la Casa Bianca

Redazione
 
L'ombra di Jeffrey Epstein non abbandona la Casa Bianca

L'uomo che non muore mai, come lo definì Donald Trump, quando ancora lui e il finanziere-stupratore seriale erano grandi amici, tra pacche sulle spalle e comuni ''interessi'' in campo immobiliare, ma anche per altre cosucce, sembra intenzionato a restare, con la sua presente ombra a gravare sulla Casa Bianca.

L'ombra di Jeffrey Epstein non abbandona la Casa Bianca

Jeffrey Epstein, in circostanze subito ricondotte ad un suicidio, morì in carcere nel 2019, mentre stava scontando una pesante condanna per avere abusato di minorenni, facendo mercimonio del loro corpo. Si sa che, quando si cavalca l'onda più alta, di amici ne hai tanti e lui ne aveva tantissimi nel jet set mondiale, nella politica, nella finanza, nello sport e nell'industria dell'intrattenimento.

E alcuni - forse tanti - di questi amici erano a lui accomunati dalla passione per le giovani donne, al punto che l'aereo che collegava New York o la Florida alla sua isola privata, eletta a tempio h 24 del sesso più sfrenato, era stato battezzato ''Lolita express'', non crediamo certo per la passione per Nabokov.

Se la morte di Epstein, in un reclusorio ad alta sicurezza - ma non tale da evitargli quel che gli accadde -, resta avvolta dal mistero (soprattutto per le teorie dei complottisti di professione, quelli che hanno reso il movimento Maga determinante nella rielezione di Trump), oggi più di ieri essa è un banco di prova per il presidente americano , che deve barcamenarsi tra il suo ingombrante passato, un presente condotto a mille all'ora, con invasioni in campi che non gli appartengono e che pure cerca di plasmare a sua immagine e somiglianza, e un futuro ancora non chiaro, vista la continua evaporazione di minacce e blandizie rivolte a nemici e amici.

Perché, dal pregresso nebuloso dei rapporti tra i due - incrinatisi per una bega legata ad un progetto di sviluppo immobiliare in Florida - è saltata fuori, con un colpo di teatro ancora tutto da decifrare, una lettera di auguri, per il cinquantesimo compleanno del finanziere, che il Wall Street Journal attribuisce a Trump e che condensa l'essenza di un rapporto ambiguo, sintetizzato da un disegnino in cui l'autore usa il cognome del presidente a corredo dell'immagine di una donna nuda.

Trump quando il WSJ gli ha confermato l'intenzione di pubblicare la notizia, ha fatto fuoco e fiamme bollandola come falsa, cercando di fermarne la pubblicizzazione e, quando è poi accaduta, scatenando il ministro della Giustizia (in America si chiama procuratore generale) Pam Biondi e quindi annunciando una causa da dieci miliardi di dollari contro il quotidiano del suo (attuale? ex?) sostenitore Rupert Murdoch.

Ma, a ben guardare, se è importante capire se la lettera sia stata effettivamente vergata e spedita da Trump, lo è anche di più interpretare la tempistica della sua riemersione dal passato e, soprattutto, favorita da chi.
Oggi i media americani sembrano puntare i loro sospetti su Ghislaine Maxwell, ex compagna, ma soprattutto complice nei traffici sessuali di Jeffrey Epstein. La donna, ricchissima ereditiera, ha scontato tre dei venti anni ai quali è stata condannata e non sembra affatto disposta a restare in carcere, aggrappandosi ad alcuni evidenti buchi nel processo da cui è uscita bastonata.

Se la lettera è uscita oggi chi ha qualcosa da guadagnare è proprio Ghislaine Maxwell, che in occasione del compleanno del suo compagno, si fece carico di raccogliere lettere e bigliettini di auguri e farne una sorta di tomo, che imbarazza più d'uno di quelli che, amiconi di Epstein quando c'era da partecipare da ospiti ai baccanali, se ne sono allontananti al primo segnale di quanto sarebbe accaduto.

Se effettivamente esiste questo diario e se, soprattutto, ci sono prove documentali di chi partecipava alle feste sfrenate di Epstein, magari dando qualcosa in cambio, Ghislaine Maxwell ha in mano un robusto lasciapassare verso la libertà, se ne farà materia di scambio con qualche procuratore disposto ad accettare la conseguente reazione brutale di Trump.

  • BPM Milano
  • villa mafalda 300x600
  • Poste Italiane giugno 2025
  • Enel Prima Vera - Rata Vera
  • Fineco Change is Good
  • Fineco Change is Good
  • Fineco Change is Good
  • Fineco Change is Good
Rimani sempre aggiornato sulle notizie di tuo interesse iscrivendoti alla nostra Newsletter
Notizie dello stesso argomento
L'ombra di Jeffrey Epstein non abbandona la Casa Bianca
21/07/2025
Redazione
L'ombra di Jeffrey Epstein non abbandona la Casa Bianca
Una (presunta) lettera di Trump ad Epstein scatena l'ira del presidente
18/07/2025
Redazione
Una (presunta) lettera di Trump ad Epstein scatena l'ira del presidente
La Casa Bianca rivela (e minimizza): Trump soffre di una insufficienza venosa cronica
18/07/2025
Redazione
La Casa Bianca rivela (e minimizza): Trump soffre di una insufficienza venosa cronica
Trump minaccia tariffe su farmaci e chip a partire dal primo agosto
16/07/2025
Redazione
Trump minaccia tariffe su farmaci e chip a partire dal primo agosto