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Leone XIV - Ieri cardinale, oggi Papa: quel che bisogna sapere del pontefice americano

Redazione
 
Leone XIV - Ieri cardinale, oggi Papa: quel che bisogna sapere del pontefice americano

Leone XIV, per la maggioranza dei cattolici, era un cardinale come tanti altri e nemmeno molto accreditato per diventare il nuovo papa. Ma non per i suoi confratelli che, negli anni, hanno avuto modo di apprezzarne la solida preparazione teologica e la costante attenzione verso il sociale e, quindi, i bisogni reali della gente.

Leone XIV - Ieri cardinale, oggi Papa: quel che bisogna sapere del pontefice americano

Cerchiamo di aiutare chi non lo conosceva prima e vuole conoscerlo meglio ora. Nonostante sia nato a Chicago, in Vaticano era considerato il "meno americano" tra i cardinali statunitensi.
Ha lavorato per un decennio a Trujillo, in Perù, e in seguito è stato nominato vescovo di Chiclayo, un'altra città peruviana, dove ha prestato servizio dal 2014 al 2023. Parla più lingue, a cominciare dall'inglese, quindi spagnolo e italiano.

Papa Francesco "lo rispettava e aveva una grande stima di lui", secondo il vaticanista della CNN, Christopher Lamb. "Chiaramente Papa Francesco vedeva in lui qualcosa: lo vedeva come un leader capace". Incontrandolo Lamb ha l'impressione di "una persona molto riflessiva, molto misurata".

Agostiniano, ordine religioso diffuso in tutto il mondo, che il nuovo pontefice ha guidato l'ordine per oltre un decennio come priore generale. Anche nel suo primo discorso da papa, Leone XIV ha fatto riferimento alla sua origine, dicendo di essere figlio di Sant'Agostino, di cui ha citato una frase: "Per voi sono un vescovo, con voi, dopotutto, sono un cristiano".

Papa Francesco ha nominato Prevost prefetto del Dicastero per i vescovi, incaricato di valutare i candidati vescovi e di formulare raccomandazioni per le nuove nomine. È stato anche presidente della Pontificia Commissione per l'America Latina. La sua capacità di esercitare con equilibrio la leadership gli è stata riconosciuta sin da quando era giovanissimo, mostrandosi come una persona calma ed equilibrata, imparziale e molto chiara su ciò che ritiene necessario fare.

''Mi considero ancora un missionario. La mia vocazione, come quella di ogni cristiano, è quella di essere missionario, di annunciare il Vangelo ovunque ci si trovi'', aveva dichiarato l'ancora cardinale Prevost in un'intervista, poco dopo avere assunto i suoi incarichi a Roma. Ha spesso definito la sua esperienza in Perù come quella che più lo ha plasmato.

Leone XIV ha la doppia cittadinanza statunitense e peruviana. Il pontefice, nato in America, ha ottenuto la cittadinanza peruviana nell'agosto 2015, secondo il Registro Nazionale delle Migrazioni del Perù. La presidente peruviana Dina Boluarte ha definito la sua elezione un "momento storico per il Perù e per il mondo".

L'ultimo papa a prendere il nome di Leone, papa Leone XIII, fu un papa dalla parte dei poveri e si schierò in favore dei lavoratori. Leone XIII, papa dal 1878 al 1903, pose grande enfasi sui diritti dei lavoratori e sulla dottrina sociale della Chiesa: la scelta di questo nome per il nuovo pontefice è quindi una dichiarazione forte.
Secondo alcuni accreditati vaticanisti, Leona XIV è in linea con Francesco sulla direzione della Chiesa e sul processo volto a promuoverne una globale più inclusiva, ma ci si aspetta che la guidi come un uomo indipendente.

Si prevede che Leone avrà un atteggiamento più progressista su questioni sociali come migrazione e povertà, ma sarà più in linea con i moderati su questioni morali della dottrina cattolica. D'altra parte, per ottenere la maggioranza dei due terzi nel Collegio cardinalizio, avrebbe dovuto godere di un ampio consenso, anche tra i membri più moderati o conservatori.

Oltre agli studi teologici (alla Catholic Theological Union di Chicago), Robert Francis Prevost ha conseguito la laurea in matematica presso la Villanova University, in Pennsylvania. Successivamente a Roma ha studiato diritto canonico, materia che ha poi insegnato nel seminario di Trujillo, in Perù.

"Mi considero un tennista piuttosto dilettante"
, ha dichiarato Prevost in un'intervista all'Ordine Agostiniano poco dopo essere diventato cardinale. "Da quando ho lasciato il Perù ho avuto poche occasioni di allenarmi, quindi non vedo l'ora di tornare in campo". Ha anche detto che nel tempo libero gli piaceva leggere, camminare e viaggiare in "posti nuovi e diversi".
Chissà quali di queste passioni potrà continuare a coltivare visto il ''lavoro'' che lo attende.

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