Esteri

Medio Oriente: come i media internazionali guardano al conflitto

Barbara Leone
 
Medio Oriente: come i media internazionali guardano al conflitto

Il conflitto tra Iran e Israele si inasprisce, assumendo contorni sempre più asimmetrici e imprevedibili. Le sirene hanno suonato ininterrottamente a Tel Aviv e Haifa (CNN e BBC), mentre Israele ha ordinato l'evacuazione di 330.000 cittadini da Teheran, segnale di un'imminente minaccia.

Medio Oriente: come i media internazionali guardano al conflitto

La BBC News descrive la situazione come una "guerra asimmetrica" di attacchi a distanza su infrastrutture e obiettivi militari. Il summit del G7 in Canada ha evidenziato profonde spaccature. The Guardian riferisce che Macron ha proposto una "offerta di cessate il fuoco" su impulso di Trump, esortando l'Iran alle trattative.

Tuttavia, Trump ha abbandonato in anticipo il vertice, lanciando un ambiguo appello sui social: "Evacuate subito Teheran". Le Monde segnala esplosioni a Teheran durante una diretta IRIB, azione definita "strategica" da Israele, ma "attacco ai civili" da organismi internazionali. Le Figaro riporta la distruzione di depositi missilistici nel nord dell'Iran, con il primo ministro francese che ribadisce: "L’Iran non deve e non potrà mai dotarsi di armi nucleari. Solo la diplomazia può evitare un disastro regionale".

El País ed El Mundo evidenziano la solidarietà europea, pur definendo l'Iran una "fonte primaria di instabilità" e insistendo sulla necessità di proteggere i civili e rilanciare il dialogo. Die Welt sottolinea le sirene continue a Tel Aviv e le pressioni su Trump per evitare un coinvolgimento militare diretto degli Stati Uniti.

Il bilancio provvisorio del conflitto è drammatico: CTV News (Canada) riporta 224 morti in Iran (oltre il 90% civili) e 14 morti con 390 feriti in Israele. I ministri degli Esteri dell’UE si riuniranno oggi per coordinare gli sforzi diplomatici. Al Jazeera segnala l'uccisione del capo dell'intelligence dell'IRGC e di due generali in raid israeliani che avrebbero colpito anche la TV di Stato iraniana, un'azione che secondo esperti locali "potrebbe avere causato un numero elevato di vittime".

The Times of India descrive l'Iran pronto a "scatenare una nuova raffica di missili", mentre le truppe americane sono in stato di allerta e la Cina invita i suoi cittadini a lasciare Israele, come riportato da NDTV.

 Cina, tramite Xinhua, ha chiesto moderazione, avvertendo che "Se il conflitto dovesse continuare, le conseguenze colpiranno anche gli altri Paesi del Medio Oriente". L'ambasciata cinese in Israele ha invitato i cittadini a evacuare. Anche in Giappone, NHK segnala allarme governativo e preoccupazione per l'economia globale, auspicando soluzioni multilaterali. CBC (Canada) denuncia gli effetti umanitari degli attacchi, con missili che hanno colpito raffinerie e infrastrutture energetiche a Haifa. Analisti canadesi parlano di una crisi diplomatica al G7, mentre Australian Broadcasting Corporation mette in guardia sui rischi regionali.

Intanto Mosca si propone come attore diplomatico e fornitore strategico per l'Iran (Reuters e Washington Post), temendo che un collasso del regime sciita possa compromettere gli equilibri russi in Medio Oriente. TOLOnews (Afghanistan) riporta quattro giorni di lanci di missili e droni e l'impatto sull'economia afghana e sui migranti. Breaking Defense analizza le capacità missilistiche iraniane, inclusi i missili ipersonici Fattah, capaci di colpire basi americane. In questo scenario, il Segretario generale dell'ONU, António Guterres, ha chiesto "la massima moderazione", esprimendo profonda preoccupazione per le vittime civili. BBC e The Guardian denunciano possibili crimini di guerra dopo attacchi a infrastrutture civili e giornalistiche a Teheran.

AP conferma arresti di manifestanti in Israele e appelli del Congresso USA per limitare i poteri bellici del presidente. Nel frattempo i mercati globali sono in subbuglio: Reuters, Bloomberg e Global Markets Wrap registrano il prezzo del Brent a oltre 73 dollari al barile (+2%), con borse europee e asiatiche in ribasso e obbligazioni americane e metalli preziosi in forte rialzo. Fisher Investments suggerisce una cautela, ricordando che i mercati spesso reagiscono con freddezza ai conflitti regionali.

The Economic Times solleva la questione di un possibile coinvolgimento diretto degli Stati Uniti dopo un attacco iraniano all'ambasciata americana a Tel Aviv. Infine, il Wall Street Journal conferma l'interruzione delle trasmissioni della TV di Stato iraniana dopo un raid israeliano.

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