Inizio di contrattazioni all'insegna della stabilità per il dollaro, nell'attesa dei molti dati economici che saranno resi noti questa settimana sul fronte della guerra commerciale del presidente degli Stati Uniti Donald Trump e delle sue conseguenze.
Monete: stabile il dollaro in avvio di contrattazioni
A 143,49 yen e 1,1375 dollari per euro, il biglietto verde ha, per ora, fermato la discesa, pur rimanendo sulla buona strada per il suo più grande calo mensile in quasi 2 anni e mezzo, poiché Trump ha minato la fiducia nell'affidabilità delle attività statunitensi.
Il biglietto verde è sceso di oltre il 4% sia rispetto all'euro che allo yen fino ad aprile, sebbene abbia registrato un rimbalzo alla fine della scorsa settimana grazie a un apparente cambiamento di tono nei rapporti tra Stati Uniti e Cina.
La scorsa settimana entrambe le parti sembrano essersi tirate indietro dal precipizio, con l'amministrazione Trump che ha manifestato disponibilità a ridurre i dazi e la Cina che ha esentato alcune importazioni dalle sue imposte del 125%.
Tuttavia, mentre Trump insiste che ci sono stati progressi e che ha parlato con il presidente Xi Jinping, Pechino ha negato che siano in corso colloqui commerciali e domenica il segretario al Tesoro Scott Bessent non ha affermato che siano in corso colloqui sui dazi.
Ora gli investitori sono in attesa dei dati sull'occupazione negli Stati Uniti di aprile, attesi venerdì, e si prevede comunque una crescita dell'occupazione, anche se a un ritmo nettamente inferiore rispetto al mese precedente.
Questa settimana gli Stati Uniti pubblicheranno anche i dati sul prodotto interno lordo (PIL) del primo trimestre e l'indicatore di inflazione core della Federal Reserve, il PCE, mentre in Europa sono attesi anche i dati preliminari sul PIL e sull'inflazione.
Giovedì la Banca del Giappone definirà la politica monetaria. Non sono previsti cambiamenti di politica monetaria, anche se i mercati saranno concentrati sulle prospettive e su come i decisori politici intendono gestire un contesto economico incerto, soprattutto perché si prevede che i colloqui commerciali tra Stati Uniti e Giappone riguarderanno la valuta.