Unire crescita e sostenibilità, valorizzare il potenziale economico del comparto crocieristico italiano e rilanciare il ruolo strategico del mare nel futuro del Paese. Questi i cardini del “Patto per il Mare” promosso da Federagenti, la Federazione degli agenti e mediatori marittimi, durante l’assemblea pubblica tenutasi oggi a Roma, la prima sotto la guida del presidente Paolo Pessina.
Patto per il Mare lanciato da Federagenti per difendere la crocieristica e guidare la transizione sostenibile
All’incontro hanno partecipato figure di primo piano del Governo, tra cui Nello Musumeci, Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, e Edoardo Rixi, Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. A fare gli onori di casa Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio, che ha rimarcato il ruolo della Confederazione come “porto” delle imprese del terziario, sottolineando come trasporti e logistica siano oggi pilastri di sviluppo.
Il comparto crocieristico continua a segnare numeri record: 14 milioni di passeggeri movimentati nel 2024, 64 porti coinvolti, una crescita del 30% in dieci anni. Eppure, come ha evidenziato Pessina, “il settore è finito nel mirino di campagne diffamatorie che lo dipingono come nemico dell’ambiente e dei territori”. Da qui la proposta concreta: un “Patto per il Mare” che metta al centro trasparenza, coesione tra istituzioni, comunità e operatori e una gestione programmata del turismo marittimo.
Secondo il presidente di Federagenti, il settore genera un posto di lavoro ogni 20 crocieristi, un giro d’affari globale da 168,6 miliardi di dollari, di cui 15 miliardi solo in Italia. “Non possiamo permettere – ha avvertito – che venga demonizzato come lusso insostenibile o privilegio elitario”.
“Il crocierismo è una delle filiere più importanti dell’economia del mare – ha affermato Musumeci – ma rischia di essere percepito come un’intrusione se non viene integrato con le comunità locali”. Il Ministro ha proposto la costituzione di un gruppo di lavoro interministeriale e anticipato l’istituzione di un futuro Ministero del Mare, per rafforzare le politiche nazionali sul tema.
Rixi ha ribadito la necessità di riformare il sistema portuale, rendendolo competitivo su scala globale. “Serve una governance più snella – ha dichiarato – e nuovi investimenti su terminal crocieristici, dragaggi e centri servizi, in coordinamento con le autorità regionali e locali”. Il Viceministro ha inoltre sottolineato come le tensioni geopolitiche in atto stiano aggravando le criticità logistiche ed energetiche, rendendo urgente un nuovo approccio sistemico.
Nel suo intervento, Carlo Sangalli ha evidenziato il ruolo integrato del comparto marittimo nella filiera del turismo, della logistica e della cultura italiana. “Oggi – ha dichiarato – non possiamo più parlare solo di Made in Italy, ma di Sense of Italy: un’identità che unisce turismo, servizi, manifattura e cultura. E il mare è il suo più grande connettore”.
Confcommercio, ha aggiunto, rappresenta oggi una rete coesa e articolata che comprende agenti marittimi, autotrasportatori, compagnie di navigazione e altri attori strategici del sistema portuale. “La nomina del presidente Gian Enzo Russo a vicepresidente di Confcommercio – ha ricordato – conferma questa sinergia”.
Il Patto per il Mare si candida così a diventare un modello per la gestione responsabile del turismo costiero. Una proposta concreta che parte da un dato chiaro: le crociere non sono un problema, ma un’opportunità che va governata con visione, responsabilità e inclusione.
Nel contesto globale instabile e segnato da crisi geopolitiche, i protagonisti dell’assemblea concordano: il mare non può restare fuori dal dibattito strategico nazionale. E il crocierismo, se adeguatamente valorizzato e regolato, può guidare la rotta verso un’Italia più competitiva, sostenibile e protagonista delle rotte internazionali.