L'Agenzia Internazionale per l'Energia (AIE) ha oggi drasticamente ridotto le sue previsioni di crescita della domanda globale di petrolio quest'anno, citando l'escalation delle tensioni commerciali. La mossa dell'AIE, che fornisce consulenza ai Paesi industrializzati, è l'ultima indicazione che le prospettive della domanda di petrolio si stanno indebolendo in risposta ai dazi commerciali del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che hanno già causato un forte calo dei prezzi del petrolio questo mese.
Petrolio: l'AIE riduce drasticamente le previsioni di crescita della domanda globale
Secondo quanto affermato dall'AIE in un rapporto mensile, quest'anno la domanda mondiale di petrolio aumenterà di 730.000 barili al giorno, un netto calo rispetto agli 1,03 milioni di barili al giorno previsti il mese scorso. "Il deterioramento delle prospettive per l'economia globale, in concomitanza con l'improvvisa e forte escalation delle tensioni commerciali all'inizio di aprile, ha portato a rivedere al ribasso le nostre previsioni di crescita della domanda di petrolio per quest'anno", ha affermato l'AIE.
"Circa la metà di questo declassamento si verifica negli Stati Uniti e in Cina, mentre la maggior parte del resto si verifica nelle economie asiatiche orientate al commercio." Nella sua prima analisi al 2026, l'AIE ha previsto un ulteriore rallentamento della crescita della domanda globale a 690.000 barili al giorno.
La riduzione delle previsioni per il 2025 da parte dell'AIE segue una mossa simile da parte dell'OPEC di lunedì, sebbene la riduzione dell'AIE Parigi sia più drastica. L'Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio (OPEC) ha rivisto al ribasso le sue previsioni sulla domanda di petrolio per quest'anno e per il prossimo futuro, rispettivamente a 1,30 milioni di barili al giorno e 1,28 milioni di barili al giorno. Entrambe le stime sono in calo di 150.000 barili al giorno rispetto ai dati del mese scorso.
La valutazione della domanda di petrolio dell'OPEC si colloca al limite superiore delle previsioni del settore e prevede che l'uso del petrolio continuerà ad aumentare per anni, a differenza dell'AIE, che prevede un picco della domanda in questo decennio, man mano che il mondo passerà a combustibili più puliti.