L’economia del Regno Unito ha registrato un’altra contrazione inaspettata a maggio, non riuscendo a scrollarsi di dosso l’impatto dei dazi statunitensi e dell’incertezza aziendale.
Stando a quanto comunicato oggi dall'Ufficio Nazionale di Statistica (OSN), il prodotto interno lordo (PIL) del Regno Unito si è contratto dello 0,1% su base mensile a maggio, quando la maggior parte degli analisti pensava ad un aumento dello 0,1%.
Regno Unito: inattesa nuova contrazione dell'economia britannica, arretra dello 0,1%
Ad incidere maggiormente è stata la produzione, in calo dello 0,9%, e il settore delle costruzioni, arretrato dello 0,6%. Dati che sono una delusione per il cancelliere dello Scacchiere, Rachel Reeves, che ha fatto del rilancio della crescita economica e della riduzione del deficit di bilancio del Regno Unito i suoi obiettivi principali.
Gli ultimi dati seguono una contrazione dello 0,3% ad aprile, quando sono stati introdotti aumenti delle imposte nazionali e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato dazi su partner commerciali e avversari.
Il Regno Unito è stato colpito da una “tariffa reciproca” del 10% da Trump, nonostante abbia un rapporto commerciale più o meno equilibrato con gli Stati Uniti per quanto riguarda lo scambio di beni, sebbene registri un ampio surplus per quanto riguarda i servizi, secondo i dati commerciali dell’ONS per il 2024.
Nel frattempo la Gran Bretagna ha stipulato un accordo commerciale con gli Stati Uniti , diventando tuttavia il primo paese a farlo, mentre continuano i delicati colloqui commerciali per gli altri partner commerciali, tra cui l’Unione Europea, che è ancora in attesa di firmare un accordo commerciale con Washington.
Nonostante la sicurezza di un accordo commerciale con gli Stati Uniti, il Regno Unito sta affrontando difficoltà economiche interne e non si prevede che la forte espansione del PIL dello 0,7% registrata nel primo trimestre (attribuibile a una probabile anticipazione dell’attività economica in vista dei dazi commerciali di Trump) si ripeta nei successivi aggiornamenti trimestrali. La prima stima del PIL del secondo trimestre (Q2) è prevista per il 14 agosto.
Per gli economisti, la crescita rallenterà anche nel resto del 2025, dovendo confrontarsi con un mercato del lavoro più debole e con l'incertezza economica, mentre la Banca d’Inghilterra prevede un tasso di crescita fiacco dell′1% nel 2025.
I gruppi imprenditoriali del Regno Unito affermano di dover affrontare anche una sfida derivante dall’aumento del salario minimo nazionale e dei contributi previdenziali nazionali a carico dei datori di lavoro, introdotti ad aprile.
La Banca d’Inghilterra ha ridotto i tassi di interesse dal 5,25% al 4,25% nell’ultimo anno, a un ritmo più lento rispetto ai suoi omologhi della Banca Centrale Europea, che ha tagliato il suo tasso di riferimento dal 4% al 2% nello stesso periodo. Venerdì mattina, i prezzi del mercato monetario suggeriscono una probabilità di circa l′80% di un taglio ad agosto.