Economia

I rivenditori britannici temono l'invasione di merci cinesi a basso costo

Redazione
 
I rivenditori britannici temono l'invasione di merci cinesi a basso costo

L'associazione che riunisce rivenditori britannici ha lanciato l'allarme: il Regno unito rischia di essere inondato di beni a basso contro, prodotti da aziende cinesi, mentre i dazi americano stanno per abbattersi sui mercati.
Il British Retail Consortium ha affermato che le aziende nazionali hanno lanciato l’allarme in merito al fatto che i beni più economici vengono "dirottati" dagli Stati Uniti verso altri mercati in seguito ai dazi del 145% sulla Cina imposti da Trump, insieme alla chiusura di una scappatoia fiscale fondamentale per le importazioni a basso costo.

I rivenditori britannici temono l'invasione di merci cinesi a basso costo

''I rivenditori sono molto preoccupati per il rischio che alcuni prodotti di qualità inferiore vengano dirottati dagli Stati Uniti all’Europa a causa dei dazi'', ha affermato in una nota Helen Dickinson, amministratore delegato del BRC. Gli analisti hanno segnalato che il rischio è particolarmente pronunciato tra i produttori cinesi che vendono tramite marketplace online come Amazon, Shein e Temu.

All’inizio di questo mese, il presidente Trump ha firmato un ordine esecutivo che pone fine a una scappatoia fiscale ''de minimis'' vecchia quasi un secolo per le importazioni di beni di valore fino a 800 dollari, in una mossa destinata a ostacolare la rapida crescita di rivenditori cinesi a basso costo come Shein e Temu.

Ora i rivenditori del Regno Unito chiedono al governo britannico di seguire l’esempio e di estendere l’esenzione fiscale alle importazioni fino a 135 sterline. ''Alla luce delle attuali tensioni geopolitiche, il governo dovrebbe rivedere le norme de minimis per garantire i migliori risultati per i rivenditori del Regno Unito e i loro clienti'', ha affermato Helen Dickinson.

Andrew Goodacre, CEO della British Independent Retailers Association, da parte sua, ha dichiarato che anche prima dell’annuncio dei dazi, le aziende associate avevano espresso preoccupazione per il volume di articoli provenienti da aziende cinesi in arrivo nel Paese e avevano chiesto l’abolizione della soglia di importazione esentasse.

''Per molti mesi abbiamo chiesto al governo di rivedere l’attuale sistema di dazi de minimis - ha dichiarato Goodacre -Miliardi di prodotti ogni anno vengono venduti attraverso i grandi mercati, entrando nel Paese in esenzione da dazi doganali ed evitando qualsiasi obbligo IVA".

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