Economia

Spettacolo, Rapporto SIAE: 471 milioni di spettatori e 1,8 miliardi di incasso nel 2024

Redazione
 
Spettacolo, Rapporto SIAE: 471 milioni di spettatori e 1,8 miliardi di incasso nel 2024

Il settore dello Spettacolo in Italia ha vissuto un 2024 di "conferme e trasformazioni", come emerge dal Rapporto SIAE 2024, realizzato in collaborazione con PTSCLAS. I dati mostrano un comparto in salute, con 3,37 milioni di spettacoli realizzati (+6,15% rispetto al 2023), 253,5 milioni di spettatori (+2,25%) e una spesa complessiva che ha superato i 4,02 miliardi di euro (+1,94%).

Spettacolo, Rapporto SIAE: 471 milioni di spettatori e 1,8 miliardi di incasso nel 2024

Nonostante un lieve calo della spesa media per spettatore (15,83 euro, -0,3%), la crescita complessiva è trainata da una maggiore partecipazione. Lo scenario del 2024 conferma il superamento della fase post-pandemica e l'ingresso in una "nuova normalità". Tuttavia, il pubblico medio per spettacolo si è ridotto a 75,2 spettatori (-3,7%), indicando una preferenza per eventi di scala più contenuta e diffusa.

“I dati del 2024 restituiscono un’immagine complessa dello spettacolo dal vivo in Italia – sottolinea Matteo Fedeli, Direttore Generale SIAE . Gli incrementi registrati nell’ultimo anno (+6% di spettacoli, +2% di spettatori, +2% di spesa) sono segnali positivi, ma ancora parziali. Ci troviamo davanti ad una fase di transizione, in cui il settore sta cercando nuovi equilibri, ridefinendo linguaggi, formati e abitudini. Ed è proprio nei momenti di trasformazione profonda che diventa essenziale leggere con lucidità i segnali deboli, senza forzare interpretazioni rassicuranti. In uno scenario sempre più articolato e competitivo, la tutela del diritto d’autore richiede strumenti all’altezza delle sfide. Per questo, SIAE ha avviato un percorso profondo di trasformazione, che mette al centro l’innovazione tecnologica come leva strategica, non come fine”.

 Angela Tibaldi, Vice Presidente di PTSCLAS, aggiunge: "La pubblicazione dei dati SIAE rappresenta un momento di grande rilievo per il sistema culturale nazionale - dice Angela Tibaldi, Vice Presidente di PTSCLAS, public company italiana specializzata nell’advisory strategico per imprese e Pubblica Amministrazione che ha collaborato con SIAE nell'elaborazione del Rapporto - perché offre una visione olistica e d'insieme sull’andamento dell’intero settore creativo e sportivo in Italia che nel suo complesso conta - tra musica, teatro, cinema agli eventi dal vivo e allo sport - oltre 253,5 milioni di spettatori e una spesa superiore a 4 miliardi. Il nostro lavoro ha previsto una lettura diacronica, l’elaborazione di indicatori comparativi nel tempo, la contestualizzazione territoriale rispetto alla popolazione e il confronto con i trend di settore. Questa metodologia, oltre a permetterci di misurare l’impatto economico che il settore ha sul Paese, ci consente di valutarne anche la portata culturale, in linea con i principi di accountability e valutazione delle politiche pubbliche propri della cultura di PTSCLAS".

L'offerta è fortemente concentrata nel settore cinematografico, che rappresenta l'81% degli spettacoli totali (2,7 milioni), ma attrae solo il 29% del pubblico e il 13% della spesa. Lo sport, con appena il 2% degli eventi, attira il 15% degli spettatori (38,1 milioni) e genera il 21% della spesa. Ma è la musica dal vivo a "trainare l’intero sistema economico": i concerti rappresentano il 2% degli eventi, ma coinvolgono 29 milioni di spettatori (11% del totale) e producono il 25% della spesa, emergendo come primo settore in assoluto.

Nel dettaglio dei concerti, quelli pop-rock raccolgono l'83% del pubblico, ma crescono anche generi come il jazz (+18,6%) e la musica classica. Il Teatro si conferma un pilastro, con un +4,5% di spettacoli e l'incremento di pubblico più alto del macrosettore (+7,2% e 28,3 milioni di presenze). Le discoteche e le sale da ballo, con il 6% dell'offerta, attirano il 13% degli spettatori. Il 2024 ha visto una forte ripresa del cinema tra i giovani, grazie al successo dei film d'animazione e a iniziative come "Cinema Revolution".

I concerti hanno registrato 65.515 spettacoli (+6,3% sul 2023), 29 milioni di spettatori (+2,9%) e una spesa complessiva di 989,3 milioni di euro (+1,4%). La spesa media per spettatore è leggermente calata a 34,13 euro (-1,5%), suggerendo una maggiore accessibilità. Il cinema italiano ha chiuso il 2024 con 2,7 milioni di spettacoli (+6,4%), 73,5 milioni di spettatori e una spesa complessiva di 539,5 milioni di euro (+0,6%), con una spesa media di 7,34 euro.

Il ritorno dei giovani in sala è stato un "elemento chiave del 2024". Il settore teatrale ha chiuso il 2024 con 153.014 spettacoli (+4,5%), 28,25 milioni di spettatori (+7,2%) e una spesa di 578,6 milioni di euro (+7%). La prosa rimane centrale, mentre il balletto registra una crescita significativa (+12,7% di spettatori). Il panorama sportivo italiano nel 2024 si conferma dinamico, con 80.303 eventi organizzati (+4,9%) e 38,1 milioni di spettatori complessivi (+3,7%). Il calcio è leader con quasi 29 milioni di spettatori, ma crescono anche gli altri sport, con gli sport individuali che registrano il valore record di spesa media per spettatore (51,73 euro), grazie anche al successo del tennis.

Il comparto fieristico italiano conferma il suo ruolo strategico, registrando nel 2024 2.729 giornate di fiera (+13,9%) e oltre 10,6 milioni di partecipanti (+2,1%), con evidenti segnali di ripresa. Le discoteche e le sale da ballo mostrano segnali di stabilità, con 200.846 spettacoli (+1,8%) e 34 milioni di partecipanti (+0,5%).  Sul fronte territoriale, la Lombardia si impone come capofila in quasi tutti i comparti. Con 620.000 eventi (18%), 53,6 milioni di spettatori (21%) e oltre 1 miliardo di euro di spesa (25%), è la regione più vivace. Anche nel settore musicale è prima per numero di concerti (7.158) e spettatori, con una media di 824 persone per spettacolo.

Il Lazio, invece, si distingue per la spesa media nei concerti (50,14 euro) e per la partecipazione (855 spettatori medi). La Toscana sorprende per l'equilibrio tra musica classica e pop-rock e per la spesa nella classica (49,87 euro). Crescono anche realtà più piccole: Friuli-Venezia Giulia (+9,5% di spettacoli), Abruzzo (+10,4%) e Basilicata (+7,5%) si segnalano per vitalità, mentre Molise, Abruzzo e Valle d'Aosta mostrano i migliori dati di crescita del pubblico.

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