Economia

Migliorano i conti di Tim che nel primo trimestre riduce la perdita a 124 mln, debito a 7,5 mld

Redazione
 
Migliorano i conti di Tim che nel primo trimestre riduce la perdita a 124 mln, debito a 7,5 mld

Migliorano i conti di Tim nei primi tre mesi dell'anno con un sensibile calo della perdita netta che passa da un rosso di 400 milioni dello scorso anno a 124 milioni di perdita al 31 marzo.

Migliorano i conti di Tim che nel primo trimestre riduce la perdita a 124 mln, debito a 7,5 mld

"Il primo trimestre dell’anno - afferma la società - conferma il percorso di crescita intrapreso dal Gruppo, con un aumento dei ricavi e dei margini in linea con le attese grazie a un buon andamento del business sia sul mercato domestico sia su quello brasiliano".

I ricavi totali di gruppo ammontano a 3,3 miliardi di euro, in crescita del 2,7% anno su anno, in particolare con una crescita dell'1,6% nel domestico a 2,2 miliardi di euro e del 4,9% in Brasile a 1 miliardo di euro). I ricavi da servizi sono in crescita del 3,3% anno su anno a 3,1 miliardi di euro (+2,1% nel domestico a 2,1 miliardi di euro, +5,6% in Brasile a 1 miliardo di euro).

In crescita anche l'Ebitda che aumenta del 5,7% a 1 miliardo di euro (+4,1% nel domestico a 0,5 miliardi di euro, +6,8% in Brasile a 0,5 miliardi di euro). In netta crescita poi l’Ebitda After Lease, che sale del 5,4% a 0,8 miliardi di euro (+4% nel domestico a 0,4 miliardi di euro, +6,5% in Brasile a 0,4 miliardi di euro).

Gli investimenti di gruppo ammontano a 0,5 miliardi di euro, pari al 13,9% dei ricavi. L’Indebitamento Finanziario Netto rettificato After Lease al 31 marzo è pari a 7,5 miliardi di euro, rispetto a circa 7,3 miliardi di euro a fine del 2024), con un andamento collegato alla stagionalità del capitale circolante e che ha visto un assorbimento più elevato per via degli investimenti realizzati nell’ultimo trimestre del 2024.

Il flusso di cassa della gestione operativa è positivo ed è pari a 144 milioni di euro (positivo per 30 milioni di euro nel primo trimestre 2024).

Il margine di liquidità disponibile per il gruppo Tim al 31 marzo è pari a 6.686 milioni di euro.

Il gruppo, sulla base dei risultati del primo trimestre, conferma tutte le guidance per l’esercizio in corso.

I ricavi totali del gruppo (Sparkle Discontinued Operations) ammontano a 3.276 milioni di euro, -13,0% rispetto al primo trimestre 2024 (3.764 milioni di euro).

L’EBITDA del Gruppo TIM (Sparkle Discontinued Operations) del primo trimestre 2025 è pari a 941 milioni di euro (1.400 milioni di euro nel primo trimestre 2024, -32,8%).

L’EBIT del Gruppo TIM (Sparkle Discontinued Operations) del primo trimestre 2025 è pari a 209 milioni di euro (219 milioni di euro nel primo trimestre 2024). Il Risultato netto del primo trimestre 2025 attribuibile ai Soci della Controllante registra una perdita di 124 milioni di euro (-400 milioni di euro nel primo trimestre 2024), comprensivo di una perdita netta per Attività cessate / Attività destinate ad essere cedute (Discontinued Operations ed Oneri correlati), per complessivi -21 milioni di euro (-17 milioni di euro nel primo trimestre 2024). Il personale del Gruppo TIM al 31 marzo 2025 è pari a 26.282 unità, di cui 17.045 in Italia (26.887 unità al 31 dicembre 2024, di cui 17.521 in Italia). Nel primo trimestre 2025 gli investimenti industriali e per licenze di telefonia mobile/spectrum del Gruppo TIM (Sparkle Discontinued Operations) sono pari a 457 milioni di euro (913 milioni di euro nel primo trimestre 2024).

Il flusso di cassa della gestione operativa (Operating Free Cash Flow, calcolato applicando IFRS 16) di Gruppo del primo trimestre 2025 è positivo e pari a 144 milioni di euro (positivo per 30 milioni di euro nel primo trimestre 2024). L'Equity Free Cash Flow (calcolato applicando IFRS 16) del primo trimestre 2025 è negativo per 89 milioni di euro (negativo per 790 milioni di euro nel primo trimestre 2024). Tale indicatore rappresenta il Free Cash Flow disponibile per la remunerazione del capitale proprio, per il rimborso del debito e per la copertura degli eventuali investimenti finanziari e dei pagamenti di licenze e frequenze.

L’Indebitamento Finanziario Netto contabile al 31 marzo 2025 è pari a 10.555 milioni di euro, in aumento di 318 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2024 (10.237 milioni di euro). Tale incremento è dovuto principalmente alla dinamica della gestione operativa-finanziaria e a maggiori debiti per leasing.

L’Indebitamento Finanziario Netto rettificato (comprensivo dei debiti netti IFRS 16) ammonta a 10.446 milioni di euro al 31 marzo 2025, in aumento di 320 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2024 (10.126 milioni di euro). Lo storno della valutazione al fair value di derivati e correlate passività/attività finanziarie registra una variazione positiva di 2 milioni di euro; tale valutazione rettifica l’Indebitamento Finanziario Netto contabile non avendo effetti monetari. L’Indebitamento Finanziario Netto rettificato - After Lease (al netto dei contratti di lease) al 31 marzo 2025 risulta pari a 7.519 milioni di euro, in aumento di 253 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2024 (7.266 milioni di euro).

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