Economia

Zegna, ricavi a 459 milioni nel primo trimestre: rallentano Cina e Thom Browne

Redazione
 
Zegna, ricavi a 459 milioni nel primo trimestre: rallentano Cina e Thom Browne

Ermenegildo Zegna, gruppo italiano attivo nell’abbigliamento maschile di lusso e quotato al New York Stock Exchange, ha registrato un fatturato consolidato di 458,8 milioni di euro nel primo trimestre del 2025, in calo dello 0,9% rispetto ai 463,2 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente, con una flessione dell’1,2% in termini organici.

Zegna, ricavi a 459 milioni nel primo trimestre: rallentano Cina e Thom Browne

I ricavi generati dal canale Direct-to-Consumer si sono attestati a 345,1 milioni di euro, in aumento del 5,2% su base annua e del 4,6% su base organica rispetto ai 328 milioni del primo trimestre del 2024, rappresentando l’81% dei ricavi derivanti dai prodotti a marchio del Gruppo. Il canale wholesale, invece, ha registrato ricavi per 79,5 milioni di euro, in calo del 19,8% su base annua e del 19,4% su base organica.

A livello geografico, l’area EMEA ha generato un fatturato di 154,1 milioni di euro, pari al 34% del totale, con un calo dell’1,6% su base annua e dell’1,8% in termini organici, mentre le Americhe hanno registrato una crescita del 9,5% a 125 milioni di euro, pari al 27% del fatturato, con un incremento organico dell’8,9%. La Grande Cina ha contribuito con 123,3 milioni di euro, in calo dell’11,6% su base annua e del 12,4% su base organica, incidendo anch’essa per il 27% del fatturato complessivo, in un contesto di mercato ancora debole che ha impattato negativamente tutti e tre i marchi del Gruppo.

Il resto della regione Asia-Pacifico ha generato ricavi per 55,9 milioni di euro, in aumento del 6,5% su base annua e dell’8,4% in termini organici, con un’incidenza del 12% sul totale. Il marchio Zegna ha registrato un incremento del fatturato pari al 4%, sostenuto da una solida performance del canale Direct-to-Consumer, in particolare nelle Americhe e in EMEA.

Il brand Thom Browne, sebbene supportato da un andamento positivo nel retail, ha continuato a risentire della strategia di riduzione dell’esposizione al canale wholesale. Progresso del 4% nel fatturato complessivo per Tom Ford Fashion, grazie a un aumento del 10% nel canale DTC, evidenziando un miglioramento della performance soprattutto negli Stati Uniti e in Europa, anche grazie al successo della sfilata di marzo.

“Nonostante le persistenti difficoltà del nostro settore, tutti e tre i nostri marchi hanno registrato performance positive nel canale strategico Direct-to-Consumer”, ha dichiarato il CEO Ermenegildo “Gildo” Zegna (in foto). “Siamo incoraggiati da questi primi risultati positivi, ma anche consapevoli delle recenti incertezze geopolitiche ed economiche. E sebbene non abbiamo osservato cambiamenti significativi nel comportamento dei clienti per tutti i nostri marchi, rimaniamo vigili, flessibili e concentrati sulle nostre priorità strategiche, consapevoli che ciò che conta davvero è la forza dei nostri marchi e il nostro incrollabile impegno a rimanere vicini ai nostri clienti”.

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