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Estate 2025 da record con 36,1 milioni di italiani in vacanza, boom del turismo destagionalizzato
di Redazione

Un’estate all’insegna della ripresa e del cambiamento per il turismo italiano. Secondo l’indagine realizzata da Tecnè per Federalberghi, saranno ben 36,1 milioni gli italiani in vacanza tra giugno e settembre, con un giro d’affari complessivo di 41,3 miliardi di euro, in crescita dell’1,7% rispetto al 2024. A farla da padrone resta il Belpaese: l’88% sceglierà mete italiane, mentre solo il 12% opterà per l’estero.
L’estate 2025 segna una svolta nelle abitudini di viaggio. Il classico “viaggio unico” cede il passo a una modalità più flessibile: vacanze più brevi ma ripetute. Un terzo dei turisti farà infatti almeno un’altra vacanza oltre a quella principale, con molti che ne faranno due o tre. In media, la vacanza principale dura 10 giorni e costa 888 euro a persona, mentre le vacanze aggiuntive si attestano su 4,4 giorni per 518 euro.
“Agosto perde centralità, mentre crescono giugno e settembre”, ha dichiarato Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi. “Si afferma un turismo distribuito, più sostenibile e più accessibile. È una grande opportunità per rafforzare l’occupazione e la redditività del settore lungo tutto l’anno”.
Bocca sottolinea inoltre che il turista oggi cerca emozioni, esperienze autentiche e non solo alloggi. Il risultato? La spesa si distribuisce su tutta la filiera: ristorazione (28,7%), pernottamento (23,6%), trasporti (21,1%), shopping (11,2%) e attività (15,4%).
La Toscana, seguita da Emilia-Romagna, Sicilia, Puglia, Lombardia, Campania e Sardegna, domina tra le regioni preferite. Il mare resta la scelta principale (76,9%), ma crescono le preferenze per località naturalistiche, montagna, laghi e terme.
I criteri di scelta si orientano sempre più verso bellezze naturali (66,8%), comodità di raggiungimento (26,5%) e divertimento (21,6%). Le attività più praticate? Passeggiate (72,3%), serate con amici (51,2%), escursioni (47,8%) e cene fuori (44%).
Le case di amici e parenti restano la prima scelta (28,8%), seguite da alberghi (26,3%), case di proprietà, B&B, campeggi e affitti brevi. Quasi la metà prenota direttamente dal sito o contattando la struttura, con il 75,6% che pianifica con 1-2 mesi d’anticipo.
Nonostante il boom, quasi 1 italiano su 2 (49,2%) non andrà in vacanza. Il motivo principale è di natura economica (54,8%), seguito da problemi di salute o familiari. “Non possiamo ignorare questo dato”, ha aggiunto Bocca, “serve un turismo più inclusivo, capace di offrire benessere per tutti”.